Un intervento incredibile che porta con sé un primato. Per la priva volta al mondo, infatti, alle Molinette-Città della Salute di Torino è stato trapiantato un rene al posto della milza. La tecnica, innovativa e rivoluzionaria, è stata utilizzata su una bambina di soli 6 anni, in dialisi dalla nascita per una rara anomalia dello sviluppo del rene, associata a una malformazione dei vasi sanguigni e addominali, che le impediva di bere e di urinare.
Sulla piccola paziente era già stato tentato due anni fa un trapianto di rene che non aveva ripreso a funzionare a causa delle anomalie vascolari. Un ulteriore trapianto di rene risultava molto problematico, sia per la complessità del collegamento vascolare con la piccola ricevente, sia per la necessità di reperire un organo particolarmente compatibile. Ma anche la dialisi diventava un incertezza, dato che le anomalie vascolari della piccola la esponevano anche al rischio di non poter più avere vasi adeguati, rischiando così di morire.
La malformazione della piccola ha fatto sì che fosse impossibile un classico trapianto di rene, una situazione resa ancora più complicata dalla condizione immunologica che complicava ancora di più la possibilità di trovare un donatore compatibile.
Con il supporto del Centro Regionale Trapianti, la bambina è stata iscritta nella lista di urgenza nazionale, mentre al Centro trapianto renale pediatrico è stata eseguita una complessa rimozione degli anticorpi antitessuto. L’Immunogenetica ha continuato a monitorare costantemente il livello degli anticorpi fino a rendere possibile il trapianto, che è stato eseguito nella notte tra il 9 e i 10 dicembre.
Per poter creare lo spazio necessario per il nuovo rene, è stata applicata una tecnica chirurgica rivoluzionaria che ha comportato l’asportazione della milza e l’impianto del rene sui vasi splenici della stessa milza lungo il loro decorso dietro al pancreas. L’uretere del rene trapiantato è stato poi impiantato direttamente sulla vescica. In sala operatoria erano presenti i chirurghi Romagnoli, Tandoi, Merlo e Sedigh e gli anestesisti Andruetto e Crucitti e la dottoressa Licia Peruzzi, responsabile clinica del trapianto renale pediatrico.
La bambina ora sta molto bene, ha ripreso ad urinare immediatamente e finalmente a bere dopo sei anni di anuria e di divieto assoluto di bere, diventato ormai insostenibile. Dopo pochi giorni in terapia intensiva nel reparto trapianti di fegato delle Molinette verrà a breve trasferita nuovamente al Centro di trapianto renale del Regina Margherita.