L’allarme smog su gran parte d’Italia fa correre ai ripari e così da oggi alcune città avviano i blocchi alle auto più inquinanti mentre i riscaldamenti verranno accesi a non oltre 19 gradi. Sotto accusa e pertanto dimensionati i gas di scarico delle auto, riscaldamenti domestici, emissioni industriali, alta pressione. Oggi i primi provvedimenti a Roma e Milano. Da lunedì a Napoli e dal 14 anche a Torino.
Nella Capitale tornano le domeniche ecologiche, mentre i limiti alle auto più inquinanti, da Euro 2 a scendere, nella cosiddetta fascia Verde sono scattati già l’8 dicembre dalle 7.30 alle 20,30.
La prima delle quattro domeniche programmate dal comune di Roma prevede il divieto totale della circolazione ai veicoli con motore endotermico nella Fascia Verde dalle 7,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 20,30. Sono esentati dal blocco i veicoli con carburanti a basso impatto ambientale metano e GPL, oltre a quelli a trazione elettrica, ibridi ed Euro 6.
Blocco della circolazione veicolare anche a Milano in virtù del “Protocollo regionale sulla qualità dell’aria”. Nella città infatti è stato superato il limite giornaliero di PM10 di 50 microgrammi per metro cubo per sette giorni consecutivi. Stop quindi ai veicoli Euro 0 benzina e Euro 0, 1 e 2 diesel, anche nelle giornate di sabato, domenica e festivi, dalle ore 7,30 alle ore 19,30. Le auto private Euro 3 diesel senza filtro antiparticolato invece non potranno circolare in citta’ dalle 9,00 alle 17,00, mentre i veicoli commerciali Euro 3 diesel senza filtro antiparticolato saranno bloccati dalle 7,30 alle 9,30. I provvedimenti saranno sospesi dopo due giorni consecutivi sotto i limiti di 50 microgrammi per metro cubo.
A Napoli è vietata da tempo la circolazione ad alcuni veicoli ad esclusione, fra gli altri, delle auto Euro 4 e successive e delle alimentazioni elettriche, a Gpl o metano. Al fermo già previsto per le giornate di lunedì, mercoledì e venerdì (dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 16,30) si è aggiunto il martedì. In questa giornata il divieto di circolazione resterà in vigore fino al 31 dicembre 2016, mentre per tutti gli altri durerà fino al 31 marzo 2017.