Papa Francesco ha parlato ai fedeli durante l’angelus della solennità dell’Immacolata Concezione, in cui il pontefice si è soffermato sul ruolo di Maria e sul suo esempio di vocazione a Dio, che spesso gli uomini non sono in grado di seguire fino in fondo, spesso rimandando l’appuntamento con Dio.
Francesco ha affermato: “Siamo bravi a far finta di non capire bene ciò che Dio vorrebbe e la coscienza ci suggerisce. Siamo anche furbi e per non dire un no vero e proprio a Dio diciamo: ‘non posso’, ‘non oggi, ma domani’; ‘domani sarò migliore, domani pregherò, farò del bene, domani. Non rimandate ciò che potete fare oggi: questa furbizia ci allontana dal Signore, ci allontana dal sì e ci porta al no del peccato, della mediocrità” .
“Maria – prosegue Francesco – ha detto si a Dio senza condizioni e per tutta la vita. Ogni sì pieno a Dio dà origine a una storia nuova. Dire sì a Dio è veramente ‘originale’, origina storie di salvezza; non il peccato, che ci fa vecchi dentro, ci invecchia presto. Quando Dio viene ad abitare tra noi, si fa uomo come noi. E questo è stato possibile per mezzo di un grande sì, il più importante della storia, quello di Maria al momento dell’Annunciazione, con Gesù che si è fatto in tutto uguale a noi”.