Fumare fa male, sempre e comunque. E basta anche una sola sigaretta al giorno per aumentare il rischio di morte precoce. A dirlo è il National Cancer Institute (NCI) che ha pubblicato i dati su JAMA Internal Medicine. Secondo lo studio, fumare una sigaretta al giorno aumenta del 64% il rischio di ammalarsi di tumore al polmone rispetto ai non fumatori.
Lo studio ha coinvolto 290 mila persone di età compresa tra i 59 e gli 82 anni, tra cui più di 22.000 fumatori attuali e più di 156.000 ex fumatori. A questo campione è stato chiesto quali fossero le abitudini in nove periodi differenti della vita, a partire dai 15 anni fino ai 70 anni di età. Rispetto ai non fumatori gli adulti che avevano fumato regolarmente almeno una sigaretta al giorno avevano il 64% di possibilità di morire per qualsiasi causa. Le possibilità di morte per tumore al polmone erano nove volte più alte con l’abitudine anche di una sola sigaretta al giorno, mentre fumare fino a 10 sigarette al giorno era legato a un rischio superiore di 12 volte di decesso per cancro al polmone.
“Non esiste un livello sicuro di fumo”, ha affermato l’autrice principale Maki Inoue-Choi, ricercatrice presso il National Cancer Institute di Rockville, nel Maryland. “Anche i fumatori che fumavano regolarmente meno di una sigaretta al giorno presentavano una maggiore probabilità di decesso nel nostro studio rispetto a chi non aveva mai fumato. Il messaggio che però risulta chiaro da questo studio è che non esistono livelli sotto i quali il tabacco non abbia effetti anche molto negativi sulla salute. E fornisce un’ulteriore evidenza che smettere del tutto porta benefici a tutti i fumatori, anche a quelli meno frequenti”.