Dal prossimo 8 dicembre, l’Enav ha autorizzato le compagnie aeree a cambiare le proprie rotte consentendo ai velivoli che viaggiano sopra gli 11mila metri ad andare dritti. Niente rotte a zig-zag, che erano dovute alla necessità di non sganciare i radiofari.
Ciò permetterà un risparmio di tempo ma soprattutto di carburante con un conseguente vantaggio ambientale.
Stando all’Enav sono 3.500 gli apparecchi che sfrutteranno queste nuove rotte ogni giorno (su un totale di 6mila), con un risparmio, in termini di distanza, di almeno 61.250 km, una volta e mezza l’equatore. Si tratta di 77 ore in meno di motori aerei accesi. Sempre stando ai calcoli dell’Enav, sono 200mila chilogrammi di combustibile risparmiato e quindi un taglio di 600 tonnellate di Co2. Le compagnie aeree risparmieranno così circa 75 milioni. Per il singolo utente cambierà poco ma per le compagnie aeree, alla lunga, si tratterà di un gran risparmio.
L’Italia sarà la prima a sperimentare questa direttiva europea: Bruxelles ha fissato al 2022 la liberalizzazione delle rotte ad alta quota.
Per quanto riguarda i piloti, fino al 7 dicembre dovranno ancora presentare 24 ore prima del viaggio il piano di volo. Da giorno 8 invece c’è la libertà totale. Le compagnie segnaleranno solo il punto d’ingresso nello spazio aereo italiano e quello d’uscita, poi prenderanno la rotta preferita. L’Enav provvederà a garantire la sicurezza nei cieli e che l’aereo si avvicini troppo ad un altro.