Un braccio di ferro che non accenna ad avere fine. Secondo quanto raccolto dal Fatto Quotidiano, il Coni presieduto da Giovanni Malagò sarebbe pronto ad una nuova stoccata al calcio per sostenere gli sport “minori”, dopo la decurtazione di 25 milioni di euro alla Figc decisa nel 2014.
Il comitato olimpico sarebbe pronto infatti ad una revisione dei criteri di finanziamento delle federazioni sportive: il riferimento è ai fondi Coni (140 milioni su un totale di 410 milioni complessivi di contributi pubblici), che saranno distribuiti in base ai piazzamenti (fino all’ottavo posto) nelle competizioni internazionali (Olimpiadi, Mondiali, Europei), oltre ai criteri della visibilità, dei tesserati e della disciplina.
Un sistema che sarà applicato anche al calcio, che dunque rischia una decurtazione della propria quota, quantificabile in circa 10 milioni di euro. Una revisione che sarebbe una risposta velata al recente emendamento al decreto fiscale legato alla legge di bilancio che conferisce al calcio (serie minori, Figc e calcio di base) l’intera quota dei diritti tv che veniva destinata alle attività giovanili, al Coni e altre discipline (in virtù dell’abolizione della Fondazione per la mutualità degli sport di squadra).
Nei piani del Coni vi è anche una rifonda revisione del calcolo dei tesserati per federazione (il cui numero è spesso soggetto ad oscillazioni in ottica fondi): i tesserati presi in considerazione saranno d’ora in poi gli iscritti con certificato medico agonistico e che hanno versato una quota per il tesseramento (escludendo dunque i semplici amatori).