Cgil, Cisl e Uil, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, hanno firmato l’intesa con il governo per sbloccare la contrattazione nel pubblico impiego. Si tratta di un accordo quadro che prevede un incremento contrattuale “non inferiore a 85 euro mensili medi”.
Il rinnovo contrattuale dei lavoratori del pubblico impiego era bloccato da sette anni.
Le parti, è scritto nell’accordo, “si impegnano ad individuare, con cadenza annuale, criteri e indicatori al fine di misurare l’efficacia delle prestazioni delle amministrazioni e la loro produttività collettiva con misure contrattuali che incentivino più elevati tassi medi di presenza”.
Sempre secondo quanto si apprende da fonti sindacali, al rinnovo dei contratti del pubblico impiego sarebbero destinati 850 milioni per l’anno prossimo, indicando lo spacchettamento del fondo presente in manovra per l’anno 2017.