Marco prova ancora a chiamare Barbara, riversa a terra dopo che Bruno le ha sparato.
Il poliziotto va a casa della fidanzata e la trova in una pozza di sangue: Marco allora la carica in auto e la porta in ospedale. Purtroppo però Barbara muore nel tragitto in auto, per Marco è un colpo davvero troppo duro.
“Avrei dovuto separarvi, adesso me ne pentirò finché campo”, dice il capo di Marco il giorno dopo. “La missione finisce qua”. “Io vado avanti, correrò i rischi”, gli fa sapere il poliziotto, convinto di riprendere la sua missione sotto copertura. Nel frattempo Bruno è sulle tracce di suo zio.
Gli agenti dell’Interpool vogliono bloccare il carico di droga del turco prima che arrivi al porto di Gioia Tauro, ma gli agenti della Sco sono intenzionati a mandare avanti l’operazione, anche senza il loro benestare. Marco nel frattempo ritorna dalla sua “famiglia”: tra lui e Bruno c’è un po’ di tensione.
Solo, ultima puntata mercoledì 30 novembre 2016
Bruno dà appuntamento a Marco, ma è una trappola perché appena lo vede lo aggredisce: “Sei un miracolato perché a te dovevo ammazzare”, gli dice. Il poliziotto reagisce, quasi lo strangola, ma si ferma in tempo.
Felice trova il medico che ha curato Don Vincenzo: Bruno e Marco vanno a casa sua, ma Vincenzo riesce a scappare aiutato da un ragazzo della famiglia Spallone.
Marco torna alla villa e Agata gli dice di averlo visto in aeroporto con una donna. “Dimmi chi è?”, gli chiede. “Tu mi hai visto e poi che hai fatto? Hai parlato con tuo fratello?”, le chiede Marco, che si infuria perché capisce come ha fatto Bruno a scoprirlo. “Tu pensi di essere diversa dalla tua famiglia, ma tu sei esattamente come loro”, le grida fuori di sé.
Agata allora chiede spiegazioni a Bruno: “Ho rimediato io. Tu sei mia sorella, non permetto a nessuno di farti soffrire”, le dice.
La ragazza non riesce a sopportare anche questa e tenta il suicidio tagliandosi le vene. In ospedale, Don Antonio aggredisce Marco: “Che le hai fatto? Io ti ho dato la mia fiducia”. Il medico però li interrompe per dire che Agata è stabile ma ha perso molto sangue. Il dottore consiglia anche la visita di uno psicologo, ma Antonio Corona dice che la figlia non ne ha bisogno.
Vincenzo fa prelevare Felice: “Io ti aiuterò a trovare l’assassino di tuo figlio, ma tu devi fare una cosa per me”, gli dice.
Solo, ultima puntata mercoledì 30 novembre 2016
“Perdonami, è colpa mia, io non volevo causare tutto questo male”, dice Agata a Marco appena si sveglia. “Perché sei tornato qui dopo quello che ti ha fatto la mia famiglia? Io non sono come loro, ma tu invece sì. Tu potevi scegliere. Non voglio vederti mai più”, continua la ragazza.
Rimasta sola, il medico le dà una notizia: “Lei è incinta, Agata“.
“Sono io che ti ho portato a casa, ne rispondo io per come ti comporti”, ricorda Bruno a Marco. Poi Corona dice al poliziotto infiltrato che l’americano ha intenzione di prendersi il carico di droga direttamente in mezzo al mare. Marco allora ne parla con il suo capo per capire come gestire al meglio l’operazione.
Vincenzo nel frattempo dice a Felice che è stato Marco ad ammazzare Santo. “Antonio e Bruno non hanno nemmeno onorato la morte di tuo figlio, dov’è il rispetto che meriti?”, gli chiede Vincenzo, che spera di portarlo dalla sua parte.
Felice poi va a controllare l’auto di Marco e quindi passa le informazioni a Vincenzo sul carico di droga che sta per arrivare. Felice si vuole vendicare, ma Vincenzo frena: “Io credo che Marco sia uno sbirro non lo possiamo ammazzare, è troppo pericoloso”, gli dice.
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I Corona caricano i camion con la droga, alla guida di uno dei due c’è Marco, accanto a lui c’è Felice che a un tratto gli dice di accostare puntandogli contro una pistola: si tratta di una vera e propria retata, anche Bruno viene tenuto sotto tiro, questa volta da suo zio. Don Vincenzo però lascia agli altri il compito di ucciderli.
Dopo le prime due esecuzioni, Marco reagisce e riesce a salvare pure Bruno. I Corona si riorganizzano per cercare la loro roba: mentre Felice è sulle tracce di Marco, Bruno va a casa di sua moglie.
Felice affronta Marco, lui gli dice che non ha ammazzato suo figlio e lo risparmia. Felice si calma e gli chiede di andare a prendere sua moglie. Subito dopo però chiama Bruno: “L’hanno trovata? Che cosa le hanno fatto?”, chiede disperato Felice. Marco non risponde e lui si spara.
Bruno allora va al nascondiglio di Vincenzo, si riprende il carico e poi affronta suo zio. “Ti sei fatto fottere”, gli dice Vincenzo, ma prima che potesse continuare a parlare, Marco gli spara alle spalle, ammazzandolo.
Solo, ultima puntata mercoledì 30 novembre 2016
Bruno dice a Marco su quale peschereccio deve imbarcarsi per fare lo scambio della droga. Lui prima va al cimitero dove trova Agata, le dice che se le cose dovessero andare male, lei sarebbe in pericolo: “C’è una barca che ti aspetta, fai la cosa giusta”, le raccomanda.
Marco si imbarca e Agata segue il suo consiglio, mentre gli agenti di muovono per mare sulle imbarcazioni della Guardia Costiera.
Il poliziotto però cade in una trappola: sulla nave provano ad ammazzarlo. Brutte notizie anche per Agata: sulla barca dov’è lei c’è Bruno. “Ora cerca di collaborare”, le intima.
Marco avverte il suo capo: “Era una trappola per me, sulla barca non c’è niente, ma so dov’è Bruno Corona”, gli dice.
Tra i due quindi arriva la resa dei conti finale. “Ti avrei già dovuto ammazzare da un pezzo Bruno”, gli dice Marco. Tra i due c’è una colluttazione, Marco riesce a legare Bruno e poi scende in cabina dove trova la droga.
Bruno lo stuzzica parlandogli di come ha ucciso Barbara. “L’ultima cosa che ha visto sono stato io”, gli continua a ripetere, fino a quando il poliziotto non ce la fa più e gli spara una serie di colpi di pistola e poi lo getta in mare.
Agata invece, una volta ritornata sulla terraferma prova a scappare, ma viene rapita da degli uomini con addosso il passamontagna.
Una volta preso il carico, gli agenti portano avanti il blitz e arrestano Antonio Corona. Marco però non è convinto, teme per l’incolumità di Agata. Così blocca le auto dei suoi colleghi e si infila in quella dove c’è il boss; minaccia con una pistola il suo collega e gli intima di andare via senza che nessuno li segua.
“Buonasera Don Antonio”, dice il poliziotto, convinto di poter portare avanti la sua copertura e salvare sua moglie.
