Tre persone sono state arrestate (una in carcere e due ai domiciliari) per un caso di maxi-riciclaggio da 2,7 miliardi di euro. Si tratta di una persona originaria del Paraguay e un italiano e un cinese ai domiciliari.
Il business, venuto alla luce nella Chinatown milanese, deriverebbe da attività illecita della comunità cinese nel capoluogo lombardo, con trasferimenti di soldi in Cina attraverso agenzie abusive e società con base a Londra.