Sembrava esserci un colpo di scena improvviso a pochi giorni dal voto per il referendum costituzionale. La Corte costituzionale aveva convocato una camera di consiglio straordinaria per esaminare un’istanza del Codacons. L’associazione dei consumatori – come riporta il sito dell’Ansa – chiedeva di sollevare un conflitto d’attribuzione tra l’Ufficio centrale per il referendum presso la Cassazione e i cittadini elettori.
Pochi minuti per attendere la decisione: le Sezioni unite della Cassazione hanno respinto come inammissibile il ricorso del Codacons contro il quesito referendario e l’ordinanza dell’Ufficio centrale per il referendum. Tale ordinanza non ha natura di atto giurisdizionale e quindi non può essere impugnata per via giurisdizionale, “men che mai dinanzi alla corte di Cassazione” di cui l’Ufficio per il referendum “costituisce un’articolazione interna”, si legge nella sentenza.