“È morto un amico”, si è pronunciato così il presidente del Messico, Enrique Pena Nieto, sulla morte del “lider maximo” cubano Fidel Castro. “Ha impostato il dialogo bilaterale sul rispetto e la solidarietà”, ha aggiunto.
“Tendiamo la mano dell’amicizia al popolo cubano” dichiara, invece, in maniera più distaccata il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. “La storia giudicherà l’enorme impatto di questa singolare figura sulla gente e sul mondo attorno a lui”, si legge in una nota diffusa dalla Casa Bianca.
Caustico in un comunicato il neo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump: “Oggi il mondo segna la scomparsa di un dittatore brutale che ha oppresso il suo popolo per quasi sei decenni. Mentre Cuba rimane un’isola totalitaria – dichiara -, è nelle mie speranze che la giornata di oggi segni il suo distacco dagli orrori sopportati troppo a lungo e verso un futuro in cui il magnifico popolo cubano viva finalmente nella libertà che merita”.
Tra i primi a reagire anche il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, uno dei leader ‘bolivariani’ dell’America Latina, molto vicino all’Avana: “Se ne è andato un grande. È morto Fidel. Viva Cuba, viva l’America Latina”.
“All’immortalità di coloro che lottano tutta la vita… Fino alla vittoria, sempre”, questo invece il tweet del presidente venezuelano Nicolas Maduro, che ha chiamato il presidente cubano Raul Castro, esprimendo la solidarietà al popolo cubano. “Le persone nascono per morire, ma alcune riescono a vivere la loro vita in modo da lasciare una traccia indelebile nella storia dell’umanità”: ha invece detto l’ultimo leader sovietico Mikhail Gorbaciov.
Significativo il messaggio lanciato dal presidente russo Vladimir Putin: “La Cuba libera e indipendente che lui e i suoi alleati hanno costruito è divenuta un membro influente della comunità internazionale ed un esempio di ispirazione per molti paesi.
“Fidel Castro è stato un sincero e affidabile amico della Russia. Ha dato un grande contributo alla stabilizzazione e allo sviluppo delle relazioni russo-cubane. Il nome di questo straordinario uomo di Stato è giustamente il simbolo di un’epoca nella storia moderna del mondo”, ha concluso Putin.
“Nel ricevere la triste notizia della scomparsa del suo caro fratello, l’eccellentissimo signor Fidel Alejandro Castro Ruz, ex presidente del Consiglio di Stato e del governo della Repubblica di Cuba, esprimo i miei sentimenti di dolore a vostra eccellenza e agli altri familiari del defunto dignitario, così come al governo e al popolo di codesta amata nazione”, si legge nel telegramma inviato da Papa Francesco al fratello di Fidel e attuale presidente Raul Castro.
Fidel Castro ha “incarnato la rivoluzione cubana” nelle sue “speranze e disillusioni”. Lo ha detto il presidente francese, Francois Hollande. Il “Comandante” ha “incarnato la rivoluzione cubana, nelle speranze che essa ha sollevato e nella disillusione che ha provocato. Attore della guerra fredda (…) che sapeva rappresentava per i cubani l’orgoglio del rifiuto della dominazione straniera”, ha aggiunto.
È morto il più “ammirevole rivoluzionario del secolo XX”, dichiara uno dei leader del gruppo guerrigliero Farc, Luis Arango, noto come ‘Ivan Marquez’, augurandosi che l’accordo di pace raggiunto con Bogotà all’Avana possa essere “un omaggio” all’ex presidente cubano. “Grazie Fidel per il tuo immenso amore nei confronti della Colombia”, ha aggiunto via twitter Arango.
“Dolore, ma sapevamo che questo doveva succedere”, è il commento di Emma, la sesta figlia della coppia dei genitori dei fratelli Castro, Angel Castro e Lina Ruz. Emma Castro ha commentato alla rete Univision a Città del Messico, dove vive da molti anni, che confida di poter andare a Cuba per dare l’ultimo addio al ‘lider maximo’.
Duro sino alla fine il Washington Post: “Il dittatore cubano, faro spirituale per l’estrema sinistra mondiale, è morto a 90 anni”. Il giornale di Washington è l’unico tra i grandi ad usare la parola “dittatore”. Il New York Times, ad esempio, titola: “Fidel Castro, il leader cubano che sfidò gli Usa, muore a 90 anni”.
“È morto colui che prima è stato un grande protagonista della Liberazione del suo popolo dalla dittatura di Fulgenzio Batista e dalla totale subalternità agli Usa e che dopo è diventato a sua volta un dittatore che ha legato Cuba ad un rapporto di subalternità con la Russia“, ha commentato il presidente della Commissione Esteri della Camera, Fabrizio Cicchitto.
Secondo Cicchitto, “Obama ha fatto bene a realizzare una intesa con l’attuale regime di Raul Castro perchè solo essa può liberare energie civili, politiche ed economiche che riportino Cuba alla piena libertà. Allo stato però rimangono in piedi il totalitarismo statuale, molti oppositori sono tuttora in carcere. In sostanza il processo della piena liberazione di Cuba è destinato ad essere lungo e contraddittorio”.
“Non navigo nel fiume della retorica. Fidel Castro e’ stato e rimarra’ un feroce dittatore, un protagonista negativo della storia contemporanea”. Lo scrive su Twitter Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia.
“Fidel Castro ha fatto la storia nel Novecento e insieme al Che hanno fatto sognare milioni di giovani e sperare in un mondo diverso”, ha twittato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.
Immenso dolore “per la morte di Fidel Castro, rivoluzionario vittorioso a cavallo di due secoli, che ha difeso l’umanità dalla barbarie”. Lo scrive in una nota Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea. “Fidel ha saputo guidare la lotta per la liberazione di Cuba dalla dittatura di Batista e l’ha saputa trasformare in una rivoluzione socialista”.
Fidel è stato protagonista della difesa della rivoluzione cubana “dagli attacchi degli USA, da quelli militari come quelli economici tutt’ora in vigore con il bloqueo. In questa difficile situazione ha saputo trovare la strada per la costruzione del socialismo, dell’eguaglianza, della dignità e della libertà del popolo cubano. Ciao compagno Fidel, comunista non pentito, grazie per quel che hai fatto, riposa in pace. Continueremo la tua lotta per la dignità dei popoli, la giustizia e la libertà”, ha concluso Ferrero.
“Muore il Comandante Fidel Castro, ma la sua idea vive! La volontà e la lotta del grande rivoluzionario cubano ha trasformato il suo popolo ridando dignità e uguaglianza contro la mercificazione dell’imperialismo”, ha detto Marco Rizzo, segretario del Partito comunista in Italia.
Rizzo ricorda: “Centinaia di volte hanno provato ad assassinarlo senza riuscirci. I popoli e le nazioni delle Americhe, dell’Africa e del mondo intero lo ricordano come portatore di idea, lotta e solidarietà. Il Partito Comunista in Italia abbassa le sue bandiere in onore del Comandante Fidel. L’idea che non muore. Con Cuba Socialista Sempre”.