“La Consulta ha bocciato la riforma Madia. Siamo circondati da una burocrazia opprimente, poi mi dicono che non devo cambiare le regole del Titolo V”, sono state le prime parole del premier Matteo Renzi.
“Avevamo fatto un decreto per rendere licenziabile il dirigente che non si comporta bene e la Consulta ha detto che siccome non c’è intesa con le Regioni la norma è illegittima“, continua il presidente del Consiglio.
La Corte Costituzionale in pratica ha dato ragione alla Regione Veneto dichiarando parzialmente illegittima la riforma Madia della pubblica amministrazione. Su alcuni temi non è stata cercata l’intesa con le Regioni ma è stato chiesto solo un parere.
“La Corte costituzionale ha dichiarato parzialmente illegittima la riforma sulla P.A. portata avanti dal governo e questi incompetenti e incapaci pretendono, addirittura, di stravolgere ben 47 articoli della nostra Costituzione. La smettano immediatamente con questa mortificazione delle nostre istituzioni. Speriamo solo che il 4 dicembre arrivi velocemente e che il popolo italiano, votando no, li mandi a casa per evitare che facciano ulteriori danni al Paese”, scrivono in una nota congiunta i parlamentari M5S, Vito Crimi e Danilo Toninelli.