Terrore a Montferrier-sur-Lez, a nord di Montepellier. Un uomo armato e incappucciato ha fatto irruzione in un centro di anziani religiosi uccidendo a coltellate la guardiana all’ingresso: la donna era stata prima legata e poi imbavagliata. Sono intervenute le teste di cuoio che hanno liberato tutti i religiosi.
L’azione criminale dell’individuo, armato di un fucile a canne mozze e di un coltello, avrebbe un movente di delinquenza comune o di follia. Ma la pista terroristica “non è esclusa”. L’uomo è stato fermato nel pomeriggio. I 60 monaci, le suore, i cinque o sei impiegati laici che lavoravano in quel momento nella casa di riposo, sono stati messi in salvo.
I primi ad arrivare sono stati una quindicina di teste di cuoio del gruppo PSIG-Sabre, di stanza nella regione. Raggiunti da gendarmi e da uomini del RAID di Lunel e di Montpellier. A telefonare alla polizia, pochi minuti dopo l’irruzione, è stata la donna poi uccisa.
“È uno choc, non sappiamo perché un tale dramma, non abbiamo alcuna idea del motivo dell’intrusione in questa casa di riposto di religiosi che accoglie degli ex missionari in Africa. E un posto di campagna, un posto molto tranquillo”, ha detto il portavoce della diocesi di Montpellier Wayne Bodkin.