Lo psicoterapeuta e scrittore, Domenico Barillà, presenterà a Palermo il suo ultimo libro “Quello che non vedo di mio figlio“. L’appuntamento è fissato per giovedì 24 novembre alla Feltrinelli, ore 18.
Impegnato da oltre 25 anni nell’attività clinica che accompagna con una produzione editoriale, Barillà ha da sempre coltivato un forte interesse per la responsabilità sociale della psicologia. Un interesse dal quale è scaturita l’ispirazione per il suo ultimo libro.
“Un pregiudizio è un errore che si ripete all’infinito e i ragazzi sono la parte della nostra vita che ne viene più colpita. La psicologia, spesso inconsapevolmente, si è resa complice di questo inscatolamento dei ragazzi all’interno di categorie create quando si andava ancora con la carrozza, quando la speranza di vita non superava i cinquant’anni”. spiega Barillà.
È bene dunque dissuadere chiunque dal pensare di trovare risposte “in un nuovo libro sui ragazzi e sull’adolescenza“. Il rischio è di “rimasticare materiale già digerito”. C’è però speranza: “Per evitare questo rischio, possiamo innanzitutto ricordare che i ragazzi non sono una categoria sociale ma individui, quindi smetterla di chiamarli col ‘voi’, pensandoli come un gruppo indistinto, e passare al ‘tu’, facendone delle persone”.
Tra i libri più riusciti di Barillà: C’è una logica nei bambini (La Scuola, 2007), I legami che aiutano a vivere (Apogeo Urra, 2012; Ue Feltrinelli 2015), e la fortunata collana per bambini “Crescere senza effetti collaterali” (Carthusia). Oltre a collaborare con alcune testate nazionali, Barillà è autore di circa un migliaio di articoli scientifici e divulgativi.