Potrebbero esserci buone notizie per chi soffre di Alzheimer. Una ricerca della University of New South Wales con il gruppo del Neuroscience Research Australia ha identificato una proteina, la p38γ chinas che reintrodotta nel cervello di topi ha dimostrato di avere un effetto protettivo contro i deficit di memoria.
Il team ha studiato due regioni del cervello, l’ippocampo, che è coinvolto nella memoria, e la corteccia prefrontale, che è la chiave per la cognizione.
È stato esaminato il cervello di 8 over 90 particolari, lucidi fino alla morte e con memoria e capacità cognitive con punteggi da 50enni. Studiando i tessuti del cervello umano è stata individuata la proteina kinasi p38y, che si perde man mano che l’Alzheimer progredisce.
Due delle caratteristiche della malattia sono la presenza di placche di proteina beta-amiloide e grovigli di proteina tau nel cervello, il loro accumulo porta alla morte cellulare, atrofia del cervello e perdita di memoria.
Gli studi continuano e si spera possano portare ad esiti certi sui super anziani.