Scontro dai toni accesi oggi pomeriggio, nello studio di ‘In 1/2h’, tra Matteo Renzi e il segretario della Fiom-Cgil Maurizio Landini.
“Con il no fermate il Paese e difendete la casta”, l’accusa del premier. Pronta la replica del sindacalista: “Non è vero, vogliamo cambiare, ma non con una riforma mal fatta come questa”.
Visto che in studio c’erano due ospiti, la trasmissione è durata un’ora, sessanta minuti di battaglia dialettica con Renzi che ha dichiarato di avere “il sospetto che la riforma non l’abbia letta. Glielo dico con rispetto. Bisogna cambiare le cose, non difendere i privilegi della politica”.
“La Cgil ha discusso e fatto proposte sulla riforma – ha risposto Landini -. Noi tra l’altro abbiamo partecipato alle audizioni e mandato le nostre proposte. Non siamo contrari a cambiare la Costituzione, ma siamo contrari a questi cambiamenti perché li consideriamo sbagliati. E non accetto quest’idea per cui chi è per il Sì è per il cambiamento, e chi è per il No non vuole cambiare”.
Lo scontro anche sull’abolizione del Cnel con Renzi che provocatoriamente ha asserito di capire “la solidarietà tra colleghi sindacalisti, ma difendere il Cnel è impensabile per chiunque”. “Sul Cnel non ho problemi ma la Costituzione non può essere cambiata all’ingrosso”, la risposta del segretario Fiom-Cgil.
La discussione si infiamma attorno la parola ‘accozzaglia’ usata da Renzi, ieri, per indicare il fronte del No. “Io non ho definito ‘accozzaglia’ chi non vota per me, però mi chiedo come sia possibile costruire qualcosa tra forze tanto diverse, che non la pensano allo stesso modo”. ha aggiunto. Landini, di contro, lo ha accusato di “dividere un Paese che per le difficoltà che attraversa ha, al contrario, bisogno di maggiore unità. Continuare a dividere fa male”.