“È del tutto evidente che le mie parole, presentate così come sono state presentate, erano obiettivamente inaccettabili e obbligavano a chiedere scusa. Cosa che ho fatto e che faccio”. Questo il passi indietro del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in una nota sul caso delle frasi choc pronunciate contro Rosy Bindi durante un’intervista.
De Luca però precisa: “Ho chiarito il contesto, credo davvero di non avere più nulla da aggiungere”. “Non si può permettere di accomunare De Luca alla mafia. Ha detto una frase indifendibile su Rosy Bindi, credo debba chiedere scusa, ma è un campione nella lotta alla legalità”, aveva detto poco prima il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
“Credo di aver chiarito la mia posizione mezz’ora dopo, esprimendo il mio rispetto per l’onorevole Bindi. E tuttavia, qui e lì, c’è chi continua l’opera di strumentalizzazione” ha detto De Luca. Su Facebook De Luca se l’era presa con “farabutti di ogni tipo che non hanno il problema di affrontare e risolvere le esigenze delle comunità”.
L’attacco alla stampa è evidente: “Hanno il problema opposto, ovvero come inventare tensioni e scandali, perché nel mondo dell’informazione più è alto il livello di ignoranza. L’ex sindaco di Salerno ha definito la vicenda “un atto di delinquenza giornalistica“.