Michele Santoro debutta al cinema con ‘Robinù’ un film documentario sulla baby criminalità a Napoli. Il giornalista incontra i bambini nei vicoli partenopei e li fa parlare; attraverso i racconti viene fuori come già a 15 anni sanno sparare e a 20 diventano killer professionisti.
Un giornalismo puro, quello che viene fuori, e uno spaccato della città che deve fare riflettere. Ovviamente si tratta soltanto di una parte di Napoli, non di tutta la città.
Ci sono ragazzini che, sotto gli occhi indifferenti delle istituzioni, non frequentano le scuole dell’obbligo, parlano soltanto un dialetto ‘stretto’, conoscono già il mondo della droga e sanno difendere sè e le proprie famiglie.
Il film, che sarà nelle sale cinematografiche il 6 e 7 dicembre 2016, dura 92 minuti.