Il cervello ama i cibi di colore rosso e “respinge” quelli verdi. Ad affermarlo è uno studio della Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, che avrebbe verificato l’esistenza di un’associazione operata dal cervello tra colore del cibo e suo presunto apporto calorico.
Si tratterebbe di un vero e proprio meccanismo di sopravvivenza, per cui il cervello riconosce nei cibi rossi gli alimenti a maggiore contenuto di calorie rispetto a quelli verdi (ortaggi e verdura, che hanno un apporto calorico minore), che si attiverebbe anche per i cibi processati o cotti, così come ammesso da Giulio Pergola, ricercatore all’Università di Bari e coautore dello studio.
Secondo Francesco Foroni, autore dello studio si tratterebbe di una vera e propria scorciatoia visiva: “Nei cibi naturali il colore è un buon indicatore dell’apporto calorico. Più un cibo tende al rosso e più è probabile che sia nutriente, mentre quelli verdi tendono a essere poco calorici”.