Jorge Lorenzo ha vinto il Gran premio di Valencia, classe MotoGP, precedendo Marc Marquez e Andrea Iannone. Un gran premio a lungo dominato da Lorenzo con fuga da solitaria e dal duello fuoribondo fra Rossi e Iannone per il terzo gradino del podio, ma dal finale sofferto, segnato dal crollo delle gomme del pilota Yamaha (all’ultima gara sulla moto giapponese prima del passaggio in Ducati.
Una gara da ultimo giorno di scuola per la carovana del motomondiale, che da martedì si tufferà nei test per la prossima stagione: Lorenzo in Ducati, Iannone in Suzuki, Vinales in Yamaha, Smith e Pol Espargaro alla Ktm, Aleix Espargaro in Aprilia sono i principali cambiamenti dello schieramento della prossima stagione.
La Partenza: ottima partenza di Lorenzo, ma ancor di più Iannone che rimonta dalle retrovie e in staccata si porta in seconda posizione alla prima curva; mentre Rossi cerca di superare Vinales per il podio, Lorenzo prova già a impostare la fuga in testa alla gara (1 secondo di vantaggio dopo solo 2 giri), mentre Marquez si accoda al trenino Rossi-Vinales-Iannone.
A 26 giri dalla fine, Rossi riesce nel sorpasso a curva 14 su Vinales, con un ottimo cambio di traiettoria in piega; Marquez allora rompe gli indugi e anche lui supera Suzuki due curve dopo, accodandosi al Dottore nell’inseguimento alla seconda piazza di Iannone, che fatica a tenere il passo di Jorge Lorenzo.
Pedrosa abbandona la gara per una scivolata a curva 2; Rossi pochi istanti dopo firma il sorpasso su Iannone, che però risponde in staccata grazie all’alta velocità di punta sul rettilineo principale. Rossi ci riprova due giri dopo sempre a curva 12, ma arriva lungo in staccata nel tentativo di difendersi. I due si scambiano la posizione altre tre volte, poi è Marquez a ingaggiare il duello con Iannone, che resiste e poi in staccata si rimette davanti alla Honda.
E Lorenzo? La regia si disinteressa totalmente di Lorenzo, impegnata in una fuga perentoria: quasi 5 secondi di vantaggio sui suoi inseguitori e un passo costante sull’1.31.3 (5 decimi a giro più veloce). Alcuni giri di quiete, poi Iannone rompe gli indugi a 14 giri dalla fine e piazza il sorpasso in frenata a curva 9; Rossi risponde alla 11, Iannone compie la manovra quasi impossibile alla 12 e si riporta al secondo posto.
Poi tocca a Marquez: superato Rossi, adesso è Marquez a tornare all’assalto di Iannone, che prova a resistere in frenata, ma deve cedere il passo alla Honda del campione del mondo che inizia ad allargare il margine, con Rossi che aspetta guardingo in quarta piazza per riprendersi il gradino basso del podio. Lorenzo invece continua con un ritmo infernale (mai un giro sopra l’1.32 nei primi 21 giri).
Rossi supera Iannone a 8 giri dalla fine nel cambio di direzione fra curva 3 e 4, ma la Ducati continua a rimanere attaccata alle speranze grazie alla sua rapidità in accelerazione, con il pilota di Vasto che svernicia Rossi sul rettilineo principale e si riporta al terzo posto. Marquez ora spinge e rosicchia un po’ di margine a Lorenzo, che deve amministrare l’ultimo calo delle gomme (2.7 secondi da gestire negli ultimi 4 giri).
Lorenzo per un attimo trema, ma il vantaggio è più che rassicurante. Rossi ci prova un’ultima volta, ma Iannone lo svernicia un’altra volta in staccata, sfiorando il contatto con Rossi che prova a resistere all’esterno. Stavolta è Iannone ad averla vinta.