La camera ardente di Umberto Veronesi, morto a 90 anni, è stata aperta a Milano, a Palazzo Marino.
Il feretro del noto medico, che ha speso tutta la sua vita professionale nella ricerca contro il cancro, è stato sistemato nella sala Alessi del Palazzo del Comune: sopra la bara di legno scuro è stato posto un cuscino di rose rosse e ai piedi una foto dell’ex ministro e oncologo sorridente.
Il sindaco Giuseppe Sala ha portato per primo il saluto alla famiglia.In fila ad attendere l’apertura della camera ardente per rendere l’ultimo saluto anche tanti suoi ex pazienti.
“Ha sempre predicato l’eutanasia, cioè il diritto di non soffrire, in qualche modo non ha voluto essere curato alla fine” ha detto Alberto Veronesi, figlio dell’oncologo Umberto. “Se ne è andato in modo naturale, nessuno pensava che ci sarebbe stato un decorso così rapido – ha aggiunto -. Pensavamo di festeggiare i suoi 91 anni il 28 novembre”.