“Non siamo una banda di tecnocrati e di burocrati”. Non ci sta il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker e risponde in questa maniera, indirettamente, al premier Matteo Renzi. Rivendica, in sintesi, la dimensione “politica” dell’organismo da lui presieduto.
Juncker tiene a precisare di “guardare la realtà degli Stati membri” nell’interpretazione e applicazione del Patto di stabilità con la necessaria flessibilità, anche se non bisogna “tradire i principi del Patto”.
Il presidente ha poi parlato della Turchia: “Constato con amarezza che la Turchia si allontana ogni giorno di più dall’Unione europea. Bisognerà che i turchi un giorno dicano chiaramente si o no all’Europa. Oggi – ha aggiunto – mi sembra che non vogliano adattarsi alle regole”.