È morto nella sua casa di Milano Umberto Veronesi. L’oncologo e politico italiano, fondatore e presidente (fino al 2016) dell’omonima Fondazione, ricopriva anche il ruolo di direttore scientifico emerito dell’Istituto europeo di oncologia.
È stato inoltre direttore scientifico dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano dal 1976 al 1994. Ha ricoperto l’incarico di Ministro della sanità dal 25 aprile 2000 all’11 giugno 2001 nel Governo Amato II.
Da alcune settimane le sue condizioni di salute si erano progressivamente aggravate. Era circondato dai familiari, la moglie e i figli.
Già fioccano i messaggi di cordoglio. L’Airc, l’associazione per la ricerca sul cancro, scrive: “E’ un momento triste per l’Airc, che perde il suo fondatore, e per tutta la comunità scientifica. Ci sentiamo solo di dire Garzie, prof. Veronesi”. La fondazione Veronesi lo ricorda così: “Credere nella scienza significa credere nel futuro”. Oggi per noi è un giorno tristissimo, grazie per i tuoi insegnamenti”. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, scrive in un tweet parla di “grande scienziato, uomo di valore, ha insegnato alle donne come vincere e difendersi dal cancro”. Messaggi di cordoglio alla famiglia anche dal premier Renzi e dai presidenti di Camera e Senato, Boldrini e Grasso. Addio commosso anche dal giocatore del Milan e della Nazionale, Franco Baresi (la cui moglie aveva fatto ricorso alla consulenza del professore) che lo definisce “innovatore e persona speciale”.