Donald Trump è il 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Vince, anzi stravince, contro avversari (politici e mediatici) e sondaggi e adesso è chiamato a governare. In che maniera lo si vedrà nei prossimi mesi, quello che è certo è che i repubblicani controlleranno sia la Camera che il Senato, risultato che neanche Obama era riuscito a raggiungere. Gli americani si ritroveranno un presidente che fino ad adesso si è dimostrato su posizioni reazionarie, quasi razziste, populiste e sessiste. All’orizzonte un progetto per un muro al confine con il Messico, le probabili tensioni con la Cina, la cancellazione della riforma sanitaria di Barack Obama, le incognite sulla politica estera. È dunque un’America diversa quella di oggi e non solo rispetto a quella degli ultimi 8 anni. Trump è riuscito ad influenzare l’opinione pubblica, adesso il compito di conquistare gli statunitensi. Il primo negativo effetto si è visto sulle Borse. Il dollaro si indebolisce e perde terreno nei confronti di tutte le divise.
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18.25: Obama si congratula con la Clinton per l’impegno profuso e dice: “Siamo tutti americani e vogliamo il meglio per il Paese. Migliorare è la nostra missione, non abbiamo perso”.
17.40: Hillary Clinton si presenta davanti ai propri sostenitori. “Mi sono congratulata con Trump e gli ho detto che sono a disposizione per lavorare con lui” ha subito dichiarato.
15.53: Apertura nervosa per Wall Street; la Borsa newyorkese si mostra mista con l’indice Dow Jones che oscilla sulla parità (-0,04% a 18.326,1 punti).
15.48: nonostante sia una scelta democratica dei cittadini americani, siamo consapevoli delle nuove sfide che porta, di cui la prima è l’incertezza delle nostre relazioni transatlantiche”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk.
15.00: “Il risultato dell’elezione indica instabilità all’interno degli Usa e sarà necessario un lungo tempo per la rimozione di questi problemi e differenze interni” ha detto il presidente iraniano Hassan Rohani.
14.45: Il presidente americano uscente Barack Obama si è congratulato con Donald Trump per la sua vittoria alle elezioni e lo ha invitato alla Casa Bianca domani.
14.30: Hillary Clinton terrà un discorso alle 9.30 ora della East Coast, le 15.30 in Italia, a New York. Lo ha annunciato il suo staff della campagna elettorale.
13.30: “Che bella e importante serata! Gli uomini e le donne che sono stati dimenticati non lo saranno più. Saremo tutti più uniti che mai”. Questo il primo tweet “presidenziale” di Donald Trump, “President-elect of the United States”.
11.45: La Santa Sede esprime “rispetto per la scelta espressa dal popolo americano, caratterizzata da una forte affluenza alle urne”. Lo ha detto il segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin: “Facciamo gli auguri al nuovo presidente perchè il suo servizio possa essere fruttuoso e assicuro anche la nostra preghiera che lo illumini e lo sostenga nel servizio della sua patria ma anche nel servizio del benessere e della pace nel mondo. C’è bisogno di lavorare tutti per cambiare la situazione mondiale che è di grande lacerazione”
11.30: Anche il presidente uscente Barack Obama ha chiamato Donald Trump. Lo ha reso noto alla Abc la responsabile della campagna del prossimo inquilino della Casa Bianca, Kellyanne Conway, aggiungendo che i due “si incontreranno presto”.
11.14: “Chi l’avrebbe detto che Trump avrebbe vinto? Eppure è così e noi abbiamo rispetto, collaboreremo con la nuova presidenza Usa e al rapporto tra Usa e Ue – ha detto il premier Matteo Renzi ad un incontro con i sindaci per il ‘sì’ al referendum – A maggior ragione dopo oggi va affrontato il rapporto tra Ue e Italia, l’Italia deve essere leader nella discussione Ue, basta con ‘ce lo chiede l’Ue’. Bisogna scegliere se governare il cambiamento o seguirlo soltanto”.
10.00: Vladimir Putin si “congratula” con Donald Trump per la vittoria e si augura che i “rapporti russo-americani possano uscire dalla crisi”. I unn telegramma inviato al nuovo presidente Usa, Putin si dice “sicuro” che il dialogo fra Mosca e Washington, basati sul rispetto reciproco, rispondano “agli interessi dei due paesi”.
09.45: Mosca “vuole credere” che con Donald Trump alla Casa Bianca sarà possibile “un dialogo più costruttivo tra Russia e Usa”. Lo ha detto lo speaker della Duma, Vyacheslav Volodin, molto vicino a Vladimir Putin. Si tratta della prima reazione russa all’elezione diTrump, riportata da Sputnik.
09.30: I mercati asiatici crollano, giù anche le Borse europee in apertura. Tokyo chiude con un – 5,36%.
08.50: “È il momento di unirci e di curare le ferite delle divisioni. Sarò il presidente di tutti gli americani” ha detto Donald Trump.
08.45: “Questa è una notte storica. Il popolo americano ha parlato eleggendo il nostro presidente” ha detto il vice presidente Pence, annunciando l’arrivo di Donald Trump sul palco.
08.42: Hillary Clinton telefona a Donald Trump per la classica ‘concessione della vittoria’.
08.35: Donald Trump si aggiudica anche il Wisconsin, confermando il suo successo tra la classe lavoratrice bianca del Midwest e conquistando 10 grandi elettori.
08.08: “Stiamo ancora contando i voti”. Lo dichiara John Podesta, il manager della campagna di Hillary Clinton al Javits center.
07.48: Donald Trump conquista la Pennsylvania (20 elettori) ed è IL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA. Ha superato i 270 grandi elettori.
07.20: È ufficiale: i repubblicani mantengono il controllo del Senato.
07.19: Hillary Clinton ha conquistato il voto nel Maine, 4 grandi elettori.
07.18: Lo speaker della Camera, Ryan, si congratula con Donald Trump.
07.16: Perdono ancora i mercati asiatici: in chiusura Tokyo -5%, Hong Kong -3,12%.
07.12: Seggi chiusi anche in Alaska: chiuse tutte le urne.
07.10: A New York, delusione tra i sostenitori della Clinton. In diversi lasciano il centro congressi senza nemmeno aspettare l’arrivo della candidata democratica, né gli ultimissimi risultati.
06.58: Trump in vantaggio in Arizona, Alaska e Pennsylvania: se confermati, farebbero superare ampiamente la soglia dei 270 grandi elettori.
06.30: Dallo staff di Trump consapevolezza che la vittoria è vicina: “È una grande notte per l’America”.
06.25: Hillary Clinton conquista il Nevada con 6 grandi elettori.
06.15: Trump passa in vantaggio in Pennsylvania, Stato che alla vigilia era assegnato ai democratici.
06.05: Se Trump vincesse in Michigan, conquisterebbe la matematica vittoria.
05.59: Trump vince in Iowa (6): il tycoon ha già conquistato 255 grandi elettori, la Clinton 209.
05.56: Anche lo Stato del Winsconsin è conquistato da Donald Trump (10), manca poco per la vittoria finale.
05.55: Il tycoon si afferma in Georgia con 16 grandi elettori.
05.42: La Clinton conquista Washington e i suoi 12 grandi elettori.
05.29: Hillary Clinton vince in Oregon.
05.13: Oregon a Hillary Clinton che è vicina alla vittoria in Minnesota.
05.07: Altre assegnazioni: alla Clinton California e Hawaii, a Trump l’Idaho.
05.03: E’ adesso il Michigan un possibile ago della bilancia. Trump è avanti ma lo scarto è molto ridotto, circa l’1%. Anche il Wisconsin diventa decisivo.
04.59: Con i dati ufficiali finora definitivi Trump è a 213 grandi elettori, Clinton a 131.
04.53: Ufficiale, la Florida a Trump. Esplosione di gioia nel quartiere generale del leader repubblicano.
04.51: Il Colorado a Hillary Clinton.
04.31: Ormai certa la vittoria di Trump in North Carolina.
04.15: Il recupero di Trump fa virare nettamente i mercati: Tokyo, che aveva aperto positivo, va pesantemente in territorio negativo. I future americani fanno registrare un meno 3,3%. Male anche Hong Kong.
04.12: Anche l’Ohio è di Trump. La Clinton vince in Virginia.
04.08: Tweet “allarmante” della Clinton: “Qualunque cosa accada, grazie di tutto”.
04.01: Vittoria di Hilary Clinton nello Stato di New York, nel New Mexico e in Connecticut.
03.50: In Florida continua lo spoglio, è avanti Trump.
02.28: Si aggrava il bilancio della sparatoria di Azusa: i morti sono due.
02.23: Clinton avanti in North Carolina e Ohio.
02.17: Torna in sostanziale parità la situazione dello spoglio in Florida. Ennesimo capovolgimento a conferma dell’incertezza. Ma fino a questo momento la Clinton sembra favorita per la vittoria finale.
02.15: Trump si aggiudica l’Oklahoma, il South Carolina e il Tennessee. Alla Clinton New Jersey, Maryland, Vermont, Delaware e Massachussets.
02.00: Come previsto alla vigilia, la sfida resta incerta anche alcune ore dopo l’arrivo dei primi dati elettorali. Si deciderà tutto all’alba e sarà il voto della Florida, probabilmente, a decidere la sfida.
01.52: La Clinton fa un deciso passo avanti, forse decisivo, nello spoglio delle schede della Florida.
01.39: Vittoria certa (ma comunque prevedibile) di Trump in West Virginia, tradizionale feudo repubblicano: 5 grandi elettori.
01.35: Apertura in rialzo della borsa di Tokyo: + 0,7%. Potrebbe essere un buon segnale per la Clinton.
01.28: Lo spoglio delle schede, e dunque i dati reali e non le simulazioni, sembrano premiare la Clinton: combattuta la situazione in Florida che diventa sempre più lo Stato decisivo: se perde lì, Trump non avrà speranze.
01.23: In North Carolina verrà posticipata la chiusura di otto seggi per recuperare il tempo perso per un guasto tecnico: lo ha deciso la commissione elettorale.
01.19: Secondo dati forniti dalla Cnn, il 70% dei votanti è bianco, in calo di due punti rispetto a 4 anni fa. Cresce il voto ispanico.
01.15: Testa a testa in South Carolina, Georgia. In Virginia sarebbe in vantaggio la Clinton (e sono 13 grandi elettori).
01.10: Ormai certa la vittoria di Trump in Indiana e Kentucky, rispettivamente 11 e 8 grandi elettori.
01.02: La Clinton vince in Vermont (tre grandi elettori).
00.56: Attesa per gli exit poll della Florida dove tra quattro minuti chiudono i seggi. Di sicuro è molto più alta del previsto la percentuale dei votanti.
00.44: E’ morta una delle persone ferite nella sparatoria di Azusa.
00.32: Due delle persone coinvolte nella sparatoria di Azusa trasportate d’urgenza in elicottero al vicino ospedale: si teme per la loro vita.
00.22: Sparatoria ad Azusa, in California a poca distanza da un seggio elettorale della contea di Los Angeles: ci sono feriti, forse anche morti. Difficile dire adesso se è un episodio collegato alle elezioni. Blindato il seggio all’interno del quale sono rimaste circa trenta persone.
00.20: Anche in Indiana sarebbe in vantaggio Trump. Preoccupazione crescente nello staff di Hillary.
00.16: Altro appello della Clinton, via Twitter. “Non aspettate, andate a votare ora”
00.14: Trump, sempre secondo gli exit poll, sarebbe avanti anche in New Hampshire e Kentucky.
00.01: Trump in vantaggio (risicato)nello stato dell’Indiana: lo dicono alcuni exit poll. Clinton avanti anche in Wisconsin e Nevada.
23.58: I problemi di voto in North Carolina alimentano nuove polemiche.
23.35: Circolano i primi exit poll (la cui attendibilità però è da verificare): Clinton in vantaggio di 3 punti nella decisiva Florida, Hillary in vantaggio lieve anche in Colorado.
23.20: Ancora un tweet di Trump ai suoi elettori: “Le elezioni son ben lungi dall’essere finite. Non mollate andate a votare. Go Florida!”.
23.15: Si inceppano molte urne elettroniche in Colorado: lo riferiscono i media locali secondo cui le operazioni di voto subiranno rallentamenti.
22.01: Anche la Borsa americana chiude in territorio positivo, sebbene in una seduta dominata dalla prudenza e dall’attesa dell’esito del voto americano. Dow Jones + 0,4%, Nasdaq + 0,65%. Anche l’Europa oggi ha chiuso in territorio positivo: Milano + 0,48%.
21.53: La domanda più ricorrente è: Trump riconoscerà la vittoria dell’avversaria? Il riferimento è alle polemiche degli ultimi giorni. Trump ai media americani ha risposto già con un sibillino “Vedremo che succede”.
21.41: Secondo lo staff di Trump c’è stata qualche anomalia in alcuni seggi. Alcune urne elettroniche avrebbero invertito i dati, evidentemente penalizzando i repubblicani.
21.30: Già respinto da un giudice del Nevada il ricorso di Donald Trump riguardo al voto anticipato nell’area di Las Vegas. Secondo Trump alcuni seggi sono rimasti aperti oltre l’orario previsto per favorire i democratici.
21.27: In un seggio di Midtown fanno irruzione due giovani donne. Sui loro seni nudi c’era la scritta “Trump, strizzati le palle”. Anche le urla non erano certo amichevoli nei confronti del candidato presidente.
Hillary Clinton o Donald Trump? Manca pochissimo per conoscere il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America che si insedierà il 20 gennaio 2017 nell’Inauguration day. Dopo giorni di accese polemiche durante la campagna elettorale, di temuti attacchi da parte degli hacker e dell’allarme terrorismo diffuso dall’Intelligence in alcuni Stati, adesso il mondo aspetta con il fiato sospeso l’esito dell’election day che avrà anche notevoli ripercussioni sui mercati finanziari. I due hanno già votato nel pomeriggio.
COME SI VOTA NEGLI STATI UNITI D’AMERICA
Per conoscere il risultato finale, occorrerà attendere l’alba italiana: i sondaggi lasciano molta incertezza anche se la Clinton è in vantaggio e il verdetto sarà chiaro dopo lo spoglio negli Stati “incerti” che eleggeranno 170 grandi elettori: finora la Clinton ha 203 grandi elettori “sicuri”, Trump 164. La soglia minima per la vittoria è 270.
Questo il dettaglio dei grandi elettori, Stato per Stato: California (55), Texas (38), Florida (29), New York (29), Illinois (20), Pennsylvania (20), Ohio (18), Georgia (16), Michigan (16), North Carolina (15), New Jersey (14), Virginia (13), Washington (12), Arizona (11), Indiana (11), Massachusetts (11), Tennessee (11), Maryland (10), Minnesota (10), Missouri (10), Wisconsin (10), Alabama (9), Colorado (9), South Carolina (9), Kentucky (8), Louisiana (8), Connecticut (7), Oklahoma (7), Oregon (7), Arkansas (6), Iowa (6), Kansas (6), Mississippi (6), Nevada (6), Utah (6), Nebraska (5), New Mexico (5), West Virginia (5), Hawaii (4), Idaho (4), Maine (4), New Hampshire (4), Rhode Island (4), Alaska (3), Delaware (3), District of Columbia (3), Montana (3), North Dakota (3), South Dakota (3), Vermont (3), Wyoming (3).
A CHE ORA SI CONOSCERÀ IL VINCITORE
Per conquistare la leadership direttamente occorrerà conquistare 270 grandi elettori (la maggioranza assoluta), altrimenti l’incertezza permarrà fino al prossimo 19 novembre quando comunque, in entrambi i casi, questi ultimi dovranno esprimersi su uno dei due candidati.