Il primo ministro britannico Theresa May ha pubblicato una lettera aperta sull’edizione domenicale del Daily Telegraph, in cui si commenta la decisione dell’Alta Corte di Giustizia del Regno Unito, che obbliga il governo al passaggio e al voto parlamentare prima di poter iniziare il processo della Brexit, l’uscita dall’Unione Europea (decisione che sarà oggetto di ricorso, esaminato a dicembre). Una decisione che è stata commentata con favore anche da alcuni membri del partito conservatore e alleati del primo ministro, che chiedono un nuovo dibattito sul tema.
La lettera è stata intitolata “Perché non permetterò che il voto del popolo britannico venga sabotato” (tuttavia non è chiaro se il titolo sia stato scelto dal quotidiano o dal primo ministro in persona). Questa la tesi del primo ministro: “Al posto che combattere di nuovo le battaglie del passato, dovremmo concentrarci su come possiamo tornare ad essere uniti come paese e ottenere il massimo da questa opportunità”.
Il primo ministro però afferma: “Il risultato è stato chiaro, è legittimo. I parlamentari contrari alla Brexit devono accettare l’esito del referendum, ciò che il popolo ha deciso. Non è nell’interesse del Paese e questo non ci aiuterà a ottenere le migliori condizioni per la Gran Bretagna. Il governo deve assumersi la responsabilità di occuparsi della questione e rispettare appieno le istruzioni del Popolo”.
Sempre nella lettera vi sono alcuni spunti sull’imminente viaggio diplomatico in India: “Promuoveremo l’immagine del Regno Unito, facendo sapere che siamo aperti a nuovi investimenti e che cercheremo di ottenere il massimo dalle opportunità offerte da Brexit, come ci si aspetta dal paese che più di ogni altro è noto per il libero commercio”.