Hillary Clinton, secondo gli ultimi sondaggi, incrementa leggermente il suo vantaggio nei confronti di Donald Trump. A tre giorni dal voto, è di 1,8 punti, secondo il sito specializzato RealClearPolitics, che fa una media di tutti i principali sondaggi: 46,6% a 44,8% (lo scarto a settembre era di oltre 6%). Sempre in base ai dati di Rcp, sul fronte dei grandi elettori, la candidata democratica è a quota 216, il repubblicano a 164 ma ne servono almeno 270 per diventare presidente, segno che sarà decisivo l’apporto degli indecisi.
A rendere sempre più avvincente e tesa la disputa è anche la decisione (contestata dai sostenitori della Clinton) di fermare il voto anticipato in Arizona, uno degli Stati “in bilico”, visto che la Corte suprema ha ordinato la reintroduzione della nuova legge dello stato dell’Arizona (precedentemente bloccata da una corte d’Appello) che considera un reato tale modalità elettorale.
Oggi scontro a distanza tra i due candidati: Hillary Clinton ha inserito, nel suo comizio, un concerto a Cleveland, in Ohio, dove i protagonisti sono stati Beyoncé e il marito rapper Jay Z, assieme ad altri musicisti. “Abbiamo del lavoro non finito da fare, altre barriere da spezzare, e con il vostro aiuto il soffitto di vetro crollerà una volta per tutte”, ha detto l’ex first lady dal palco, che è intervenuta anche nella cittadina di Pembroke Pines (Florida): “Io voglio essere la presidente di tutti, anche di chi non mi ha votato. Andiamo tutti a votare per avere quello che vogliamo dal nostro Paese”.
In Pennsylvania, invece, Trump ha ironizzato sul coinvolgimento delle celebrità nella campagna della sfidante. “Sono qui da solo. Solo io, nessuna chitarra, nessun piano, nulla“, ha detto il tycoon, che poi ha parlato sul palco di Tampa in Florida: “Hillary Clinton è il candidato del passato. Noi siamo il futuro. Nessuno ha mai visto un movimento come il nostro, nessuno ha mai visto qualcosa di simile. Vedo che in sala l’80% ha già votato: bene. Il 20% esca immediatamente e vada a votare”.