Rendere obbligatori 15 giorni di congedo di paternità nel primo mese dalla nascita di un figlio. È la proposta del presidente dell’Inps, Tito Boeri, al convegno ‘Elle Active!’, organizzato dall’omonima rivista all’Unicredit Pavillon di Milano.
Boeri si è detto anche favorevole ad introdurre sanzioni per far rispettare il congedo per i papà. Secondo Boeri la proposta può “spezzare il circolo vizioso che si è creato su un equilibrio sbagliato, che vede l’uomo con maggior potere contrattuale nello stabilire chi deve lavorare e chi deve stare con i figli”.
Si tratta di una proposta “fondamentale per un Paese come il nostro, in cui si penalizza in modo pesante la carriera delle madri”. “Il tasso di occupazione delle donne – ha precisato Boeri – scende dal 65 al 50% per chi ha un figlio e al 30% per chi ha più figli”. “In altri Paesi – continua – questa differenza è minima ed in Danimarca avviene addirittura il contrario”.
Secondo Boeri, poi, “i datori di lavoro considerano le donne con figli come un costo e culturalmente si crede che le madri che lavorano siano cattive madri, ma non è così, risultato solo 4 padri su 100 prendono congedi facoltativi”.
Boeri infine ha citato “studi fatti in Paesi con la paternità obbligatoria” da cui emerge che “la presenza dei padri ha contribuito allo sviluppo cognitivo dei figli“, perché “anche i padri hanno un ruolo importante nella genitorialità”.