Ventidue persone arrestate (18 in carcere e 4 ai domiciliari) e numerose perquisizioni sono state effettuate da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari che, con l’ausilio di numerose unità cinofile e di un elicottero del 6° Elinucleo del capoluogo pugliese, hanno sgominato un traffico internazionale di armi e droga.
Altre 5 persone, non attinte da misura cautelare, ma comunque indagate a piede libero, sono state raggiunte da decreto di perquisizione e sequestro.
In manette sono finiti capi e gregari di due distinti gruppi criminali, tra loro collegati, radicati nella BAT e a Cerignola (FG) e operanti in tutta la Puglia, responsabili, a vario titolo, di associazione armata finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, nonché alla detenzione e allo smercio di numerosissime armi, anche da guerra.
L’indagine, conclusasi a fine 2015, ha documentato l’importazione di ingenti quantitativi di marijuana dall’Albania, nonché di cocaina da Roma, da Milano e Palermo.
L’attività investigativa ha svelato l’esistenza di 2 distinti sodalizi radicati a Trani (BT) e Cerignola (FG), i quali sono risultati, in stretta collaborazione fra loro, dediti all’importazione di ingenti quantitativi, di marijuana dal Paese delle Aquile (imputati alcuni albanesi), di cocaina dalla Capitale, dal capoluogo lombardo e da Palermo. In quest’ultimo caso tramite alcune paritetiche organizzazioni strutturate di matrice albanese e pugliese nonché siciliana. In particolare, l’attività investigativa ha documentato come le bande alimentassero costantemente le più remunerative piazze di smercio della droga della Puglia, rifornendo i gruppi locali, che procedevano a curarne la successiva distribuzione al minuto. L’acquisto delle diverse partite di stupefacente veniva, in realtà, imposto dagli indagati, i quali ricorrevano, sistematicamente e a tale scopo, a minacciare gli acquirenti per detenere il monopolio del settore, in virtù della loro sia concreta e riconosciuta capacità di intimidazione, sia per la diffusa disponibilità di armi.
L’inchiesta ha altresì individuato gli elementi di vertice di ciascuna frangia, tra i quali figura Gerardo Fucci, a capo dell’omonimo agguerrito clan della criminalità organizzata cerignolana. Imputato per spaccio anche Roland Lame, narcotrafficante internazionale albanese, vittima di un tentato omicidio avvenuto in Barletta lo scorso 13 giugno. È stato delineato esattamente anche il ruolo rivestito da ciascun affiliato, in seno al proprio gruppo criminale (corrieri e depositari della droga e delle armi, nonché gestori delle cassa). In tale ambito, è stato possibile individuare un complice dell’organizzazione in grado di trasformare chimicamente, dalla forma liquida a quella solida, la cocaina trafficata.
Trecento i carabinieri impegnati nell’operazione.