Si levato un vero e proprio polverone mediatico in seguito alla decisione del direttore dell’Fbi James Comey di rendere di pubblico dominio la nuova inchiesta sulle email collegate a Hillary Clinton. Secondo i media statunitensi, l’Fbi avrebbe infranto una prassi ben consolidata che consiste nel non rivelare inchieste in periodo di campagna elettorale.
Già la scorsa estate, infatti, il dipartimento di giustizia e l’Fbi concordarono di non rivelare un’inchiesta sulla fondazione Clinton e un’altra sull’allora presidente della campagna di Donald Trump “per non interferire nelle elezioni”. Secondo il Nyt l”Fbi non aveva molti elementi probatori se non le informazioni emerse sulla stampa e sul libro “Clinton Cash”.
L’Fbi stava anche indagando sui rapporti di Paul Manford, ex capo della campagna elettorale di Trump, con l’ex presidente filorusso Viktor Ianukovich, e altri oligarchi vicini a Vladimir Putin. Quanto a Comey, potrebbe aver deciso di non seguire più la prassi del silenzio elettorale convinto delle imminenti fughe di notizie e del suo possibile coinvolgimento davanti al Congresso.