La seconda parte dell’inchiesta sull’emailgate entra nel vivo. Secondo il New York Times, l’Fbi ha iniziato a scaricare le email di Huma Abedin, il braccio destro di Hillary Clinton, in uno speciale computer che consentirà agli agenti di determinare se si tratti o meno di informazioni classificate.
Lo speciale software a disposizione, spiegano dal Nyt, permetterà di conoscere in tempi relativamente brevi se le email esaminate sono copie dei messaggi già letti nel server di Clinton nel corso della precedente indagine.
Sempre per il New York Times, Donald Trump avrebbe usato “manovre” sospette per evitare di pagare le tasse. “Agli inizi degli Anni 90 ha evitato di denunciare al fisco centinaia di milioni di dollari di redditi usando una manovra di elusione fiscale così dubbia dal punto di vista legale che anche i suoi avvocati lo avevano messo in guardia”. Secondo il quotidiano Usa, grazie a questi escamotage Trump avrebbe evitato milioni di dollari di tasse federali.
E intanto trapela che l’Fbi avrebbe avviato indagini preliminari sui rapporti d’affari all’estero dell’ex manager della campagna di Trump, Paul Manafort, accusato di contati filo-russi. Manafort smentisce le indiscrezioni: è solo “propaganda democratica”.