La procura di Agrigento ha smascherato in un’inchiesta un nuovo caso di truffa ai danni dello Stato, al fine di ottenere l’erogazione senza requisiti dei permessi e benefici della legge 104 (tutela e assistenza ai soggetti con mobilità ridotta): ben 252 le persone finite nel mirino degli inquirenti in questa nuova indagine, scaturita dall’inchiesta di due anni fa (denominata “la carica dei 104”).
Tra gli accusati di falso materiale e falso ideologico commessi da pubblico ufficiale (ai quali è stato notificato l’avviso di proroga delle indagini) vi sono oltre 100 medici conniventi nel rilascio delle attestazioni e coloro che avrebbero beneficiato impropriamente di tali benefici (tra loro anche inseguita e impegnati, molti dei quali residenti a Raffadali e Favara); gli inquirenti lo definiscono un “collaudato sistema clientelare e corruttivo”. Alcuni degli accusati sarebbero già stati coinvolti nella prima indagine.