Comincia il prevedibile rimpallo di responsabilità tra la Provincia di Lecco e l’Anas sul rovinoso crollo del cavalcavia che ha procurato una vittima e diversi feriti. Secondo la Provincia “non collima con le informazioni in nostro possesso” l’ordine di bloccare il viadotto di Annone Brianza dato con “ripetuti solleciti” da parte dell’Anas.
“Il mezzo pesante aveva una portata di circa 108 tonnellate, superiore a quella ordinaria, e non era stato autorizzato da Anas, che peraltro non ha in gestione la viabilità sulla strada provinciale SP49 dove era posto il cavalcavia”, ha aggiunto l’Anas.
La Regione Lombardia, assieme ad Anas e al ministro dei Trasporti Graziano Delrio, intende effettuare “una ricognizione complessiva delle infrastrutture per vedere se ce ne fossero altre a rischio, stanziando risorse adeguate”, ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.
Nel complesso sono due le inchieste aperte per far luce sul disastro: una della procura di Lecco e una del ministero delle Infrastrutture. La procura, nell’ambito dell’inchiesta sul crollo, compirà accertamenti anche per ricostruire la storia del ponte.
Intanto lavori dei vigili del fuoco per la rimozione dell’autoarticolato proseguono. La statale 36 è ancora chiusa verso Lecco all’altezza di Annone Brianza. Per tutti coloro che devono procedere verso Lecco, l’uscita obbligatoria si trova a Nibionno con direzione Suello, sempre in provincia di Lecco.
Per i veicoli in transito verso Milano, l’uscita obbligatoria si trova a Suello con direzione Erba (Como) o possibile rientro dopo Annone. In ogni caso, resta l’invito a evitare ove possibile il tratto di Superstrada vicino ai lavori che sono proseguiti senza sosta per tutta la notte. Recuperato il cadavere della vittima, il 68enne Claudio Bertini di Civate.
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