Il Senato ha dato il via libera alla ratifica dell’accordo di Parigi, la cosiddetta Cop21, adottato a Parigi il 12 dicembre 2015 e collegato alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Il provvedimento è stato approvato in via definitiva all’unanimità con una sola astensione.
Soddisfatto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: “Oggi è un giorno importante. Una volta entrato in vigore l’Accordo di Parigi, la rivoluzione dello sviluppo sostenibile entrerà nella sua fase più concreta ed operativa. Anche se rimangono ancora molte sfide da affrontare per la comunità internazionale nel suo insieme, il COP21 contribuirà ad evidenziare e cementare il senso di appartenenza a quell’unica società universale che è indispensabile strumento per preservare il nostro pianeta”.
L’accordo prevede la riduzione di emissioni di gas serra, con un obiettivo collettivo di -40% rispetto ai livelli del 1990. Soddisfatto anche il Wwf: “Anche se non sappiamo se formalmente si sia stati in tempo nella sostanza apprezziamo lo sforzo compiuto nel mantenere tempi rapidi”.
“Dal prossimo 4 novembre, con l’entrata in vigore effettiva dell’Accordo, non si apre un periodo di celebrazioni, bensì comincia una fase di duro lavoro per tutti”, si legge in una nota del Wwf. “La decarbonizzazione è una necessità che proprio nello spirito dell’Accordo di Parigi deve vedere i singoli paesi protagonisti”.
L’associazione ambientalista si aspetta “che da domani il Governo e il Parlamento inizino a lavorare su una strategia di decarbonizzazione con tappe immediate per eliminare i combustibili fossili dalla nostra economia in modo da contribuire a limitare il riscaldamento globale entro 1,5° e nello stesso tempo cogliere le opportunità ed entrare nella nuova Età del Sole”.