“Dobbiamo convincere le organizzazioni sindacali che abbiamo questi esuberi, per i quali dobbiamo trovare una soluzione. E’ un numero importante: 1.300-1.500″. Con queste parole il presidente della Popolare di Vicenza, Gianni Mion, ha comunicato nuovi importanti tagli al settore bancario dopo quelli annunciati da Mps.
Per Mion si tratta di “un esubero strutturale”. “Non è temporaneo. Non possiamo aspettare“, aggiunge. “Oggi c’è il cda, la banca ha tre priorità: primo il tavolo di conciliazione, secondo l’azione di responsabilità e poi il piano. Purtroppo non è possibile utilizzare il fondo esuberi bancari del Governo, anche perché non basterebbe a coprirli tutti”.
“Per rilanciare la banca abbiamo bisogno di soldi sicuro – continua Mion – Lo dirà il piano: speriamo di farlo nei prossimi due mesi. Tutti parlano di fiducia, ci vorrà tempo per recuperarla e quindi speriamo nel piano”. “Nel piano capiremo quali sono i fabbisogni, cosa può fare Atlante, cosa possono fare altri soci”.
Nuovi soci? “No, secondo me sarebbe tempo perso perché prima bisogna andare con i problemi risolti. Risolvere il problema dei costi, della nuova dimensione della banca, poi vedremo”, ha concluso Gianni Mion.