I vertici della cosca catanese dei Mazzei, compreso il reggente Sebastiano Mazzei (detto Nucciu ‘u carcagnusu), sono finiti in manette al termine di un’operazione della polizia di Catania. In tutto sono 16 le persone destinatarie del provvedimento.
Le accuse sono associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, furto, ricettazione ed altri reati, con l’aggravante di avere commesso i fatti avvalendosi delle condizioni previste dall’art.416 bis c.p. ed al fine di agevolare l’organizzazione mafiosa.
<<< I NOMI DEGLI ARRESTATI >>>
La misura cautelare ha quindi assestato un duro colpo alla famiglia Mazzei – “Carcagnusi” inserita in Cosa nostra e legata ai corleonesi e retta dal figlio del boss detenuto Santo Mazzei.
Al centro dell’indagine Carmelo Occhione, elemento di vertice che è già stato arrestato nell’ambito della retata “Nuova Famiglia” della Finanza. Sarebbe stato Carmelo Occhione a tenere i contatti tra i Carcagnusi e gli altri clan mafiosi durante la latitanza del capomafia Nuccio Mazzei.
In manette anche il boss Maurizio Giovanni Motta (già ai domiciliari), fratello di Giovanbattista Motta, ucciso in una faida di mafia nel 2007. Rilievo nei nuovi assetti del clan l’aveva Gioacchina Fiducia.
Nel blitz della cattura la polizia ha trovato un documento di identità con la foto della moglie del latitante ma con nome e cognome dell’arrestata di oggi. Fiducia deve rispondere anche di falso. Le indagini hanno permesso di fare luce su una estorsione con il pizzo mensile.