È scoppiato il caos nelle piccole comunità di Goro e Gorino (Ferrara) quando il prefetto Michele Tortora ha requisito l’ostello di Gorino per ospitare profughi (11 donne e 4 bambini). I cittadini hanno innalzato le barricate, bloccando le strade, per impedire il passaggio del pullman scortato dalle forze dell’ordine.
Sono stati addirittura posizionati bancali di legno in tre punti d’accesso a Gorino. Alla fine i profughi sono stati dirottati in altre strutture della provincia. L’arrivo era stato annunciato nell’ambito dell’accoglienza nazionale. La decisione di requisire parzialmente l’ostello bar Amore-Natura aveva “carattere eccezionale straordinario“, ricordava il prefetto.
Dopo la mediazione raggiunta con prefettura, carabinieri e polizia, e grazie al sindaco di Ferrara e di altri Comuni della provincia, i profughi sono stati dirottati ad altre strutture della provincia ferrarese. Il titolare dell’ostello, Filippo Rubini, ha detto che una settimana fa, contattata, la struttura si era detta non disponibile ad accogliere i profughi.
Mario Morcone commenta piccatamente: “Mi vergogno di quello che è successo, e credo si debbano vergognare quelle persone che hanno impedito la sistemazione di donne e bambini. Se gli italiani non vogliono vivere nello stesso posto dove diamo accoglienza ai profughi andassero a vivere in Ungheria. Staremo meglio senza di loro”.
“Prendo atto della protesta, le donne richiedenti asilo sono state sistemate in comuni limitrofi e probabilmente non torneranno a Gorino”, ha affermato il prefetto di Ferrara, Michele Tortora. “Non credo che possiamo forzare la mano più di tanto. Goro non ospita al momento alcun profugo rispetto ai circa 800 già presenti nella provincia di Ferrara”.
Tortora ha aggiunto: “Il sistema dell’accoglienza diventa sempre più stressante, ma le procedure sono state corrette. Non mi aspettavo una reazione del genere e l’ho trovata sconcertante”. Le undici profughe (una incinta) sono state sistemate con i loro bimbi a Fiscaglia (4), Ferrara (4) e Comacchio (3).
Dure le parole del ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Organizzare blocchi stradali non fa onore al nostro paese. Poi certo tutto può essere gestito meglio, possiamo trovare tutte le scuse che vogliamo, ma quella non è Italia. Non mi interessa se la protesta sia stata organizzata o meno io sto a quello che vedo e quello che vedo è qualcosa che amareggia e che non è lo specchio dell’Italia”.
Foto da Twitter.