Dopo la lunga giornata di scontri di domenica, alle sei del mattino i migranti di Calais hanno cominciato a radunarsi al punto di raccolta della “giungla“. L’operazione di smantellamento del campo dovrebbe durare una settimana. Dalle 8 partiranno 60 bus che porteranno 6.486 migranti in centri di accoglienza
Occhi puntati sulle operazioni dopo lo stupro di una interprete avvenuto presumibilmente da parte di tre afghani e il fitto lancio di pietre contro la polizia degli scorsi giorni. Le forze dell’ordine hanno risposto con i gas lacrimogeni cercando di mantenere il controllo del campo.
In vista delle operazioni il governo francese ha mobilitato 1.250 poliziotti e militari e almeno 40 interpreti. Tra i migranti sono stati distribuiti volantini in più lingue con le modalità dello smantellamento. Un hangar di quasi 3mila metri è stato adibito a stazione degli autobus dove i richiedenti asilo verranno divisi in adulti, minori non accompagnati, famiglie e il gruppo dei più vulnerabili: donne incinte, anziani e malati.
Ognuno avrà un braccialetto corrispondente alla destinazione da lui scelta tra i 450 centri di accoglienza disponibili e verrà assegnato a un pullman. Ogni bus sarà monitorato via satellite e dovrà passare dei check point sorvegliati dai militari. Oggi previste almeno 45 corse.
I bambini soli saranno ospitati in un container-dormitorio riscaldato. Alcuni degli orfani sono stati accolti in Inghilterra grazie al cosiddetto emendamento Dubs. Fino ad ora sono stati accettati 194 minori: 141 si sono riuniti alle famiglie, mentre 53, solo ragazze, sono state considerate “vulnerabili”.