Eurostat ha pubblicato i dati sulla percentuale di giovani adulti (18-34 anni) che vivono ancora con i genitori sia in Europa sia nei singoli paesi dell’Unione.
In Italia i c.d. “mammoni” si attestano al 67,3% nel 2015 (in crescita rispetto al 2014: 65,4%), il secondo dato più alto in tutta l’Unione Europea, la cui media è invece del 47,9% (scesa dello 0,2%): il 73,6% di loro sono uomini.
Lo scarto con l’Europa aumenta se si considera la sotto fascia 25-34 anni (50,6%, quasi 22 punti in più rispetto alla media). Considerando la fascia 18-24 anni, a vivere in casa è il 94,5% del totale (79,1% in Ue). I motivi del fenomeno però sono variegati: il 40,3% del totale è infatti impegnato a tempo pieno, il 18,8% si dichiara ancora studente, mentre il 24,3% si dichiara disoccupato.
La percentuale più alta è della Slovacchia (69,6%); al terzo posto Malta (66,1%); tra le medie più basse quelle di Francia (34,5%), Regno Unito (34,3%) e Danimarca (la più bassa: 19,7%); nei paesi scandinavi poi il dato per la fascia 25-34 anni cala drasticamente a meno del 4%.