Debutta questa sera, venerdì 21 ottobre, The Young Pope, la serie tv scritta e diretta da Paolo Sorrentino.
La serie è stata venduta in oltre 80 Paesi che, sommati ai territori già coperti dai broadcaster co-produttori (Sky, HBO, CANAL+, MediaPro), fa arrivare a 110 il numero record dei Paesi in cui la serie – ad oggi – sarà in onda, dal Madagascar agli Stati Uniti. Un numero che però non si ferma qua perché ancora ci sono diverse trattative in corso.
Ambientata in Vaticano, la serie da dieci episodi ha come protagonista Lenny Belardo (interpretato da Jude Law), da poco eletto primo Papa italoamericano della storia. Per ricoprire questo ruolo, Benny sceglie come nome quello di Pio XIII, che svela le sue aspirazioni in termini di Papato: Lenny, vicinissimo ai più deboli, ha intenzione di non scendere a patti con coloro che credevano di poterlo manipolare.
Lenny è tormentato dalla propria fede, che mette in discussione e che lo rende umanamente fragile. Una condizione dovuta anche alla perenne sensazione di abbandono che il protagonista percepisce intorno a sè, fin da piccolo, quando i suoi genitori, appunto, lo abbandonarono in orfanotrofio. A fargli da madre è stata Suor Mary (Diane Keaton), che Lenny vuole accanto a sè anche a Roma, nominandola Segretario particolare del Papa. Sarà lei a tenere a bada le mosse del Cardinale Voiello (Silvio Orlando), Segretario di Stato la cui furbizia ed abilità politica dovranno scontrarsi con l’irriverenza di un Papa che non vuole farsi comandare.
Il Vaticano immaginato da Sorrentino è fatto di insidie e di manovre nascoste per pilotare il Papa, anche dagli insospettabili.
Sono stati spesi 40 milioni di euro per realizzare i dieci episodi di “The Young Pope” che per Sorrentino è una vera e propria sfida alle produzioni internazionali, anche e soprattutto per il tema affrontato.