Un violento gruppo di giovani criminali di Ballarò, quartiere storico di Palermo, è stato sgominato dalla polizia al termine di un’operazione diretta da Rodolfo Ruperti. I cinque malviventi erano specializzati in rapine, a loro vengono contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine.
L’indagine ha ricostruito diversi colpi ai danni di banche, ma anche di turisti e cittadini, commessi in strada, con modalità particolarmente violente. In una circostanza i rapinatori, simulando un incidente stradale, hanno bloccato la vittima, l’hanno scaraventata fuori dal veicolo e picchiata selvaggiamente per impadronirsi dei suoi beni, auto compresa.
In un altro caso una giovane turista è stata trascinata sull’asfalto per strapparle la borsa: gravi le lesioni riportate. Il luogo di azione principale prescelto dai banditi per pianificare e commettere gli assalti era proprio il rione di Ballarò dove esercitavano un pressante controllo del territorio.
Figura di vertice Emanuele Rubino, già coinvolto nella recente operazione “Maqueda” e ritenuto responsabile del tentato omicidio di un giovane gambiano ferito lo scorso 4 aprile con un colpo di pistola alla testa per punirlo della sua ribellione. Con il blitz era stato sgominato un pericoloso gruppo criminale vicino alle famiglie mafiose di “Palermo Centro”.
Questi i nomi degli indagati: Vittorio Di Maio, 25 anni; Marco Fascella, 25 anni; Francesco Napoli, 23 anni; Paolo Amatuzzo, 33 anni; una persona è attualmente irreperibile.