Ci sono società, immobili e automezzi industriali, per un valore di circa 10 milioni di euro, tra i beni confiscati all’imprenditore di Alcamo (Trapani), Giuseppe Montalbano, 47 anni.
Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Trapani, su proposta della Dia coordinata dall’aggiunto della Dda di Palermo, Bernardo Petralia.
Montalbano era stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Arca” insieme a una quarantina di indagati, a vario titolo, per associazione mafiosa, omicidio, sequestro di persona, estorsione, riciclaggio di denaro.
Gli è stato anche contestato di avere garantito rifugio e assistenza a vari esponenti di cosa nostra latitanti, tra cui il capo mandamento Vincenzo Milazzo.
Espiata la condanna, Montalbano è diventato imprenditore edile. Sospetti i flussi finanziari provenienti dalla calcestruzzi “Tre Noci”.