L’Antitrust ha sanzionato la società Telepass per l’attivazione nei mesi scorsi di un nuovo servizio di assistenza unificato, effettuata sull’intera viabilità stradale, raddoppiando il canone, ma senza richiesta preventiva di consenso dei consumatori (solo con tacita adesione).
La sanzione consiste in una multa di 200 mila euro, tenuto conto che Telepass recepirà la sentenza introducendo la possibilità di aderire consapevolmente al servizio e non tacitamente.
Il dispositivo del provvedimento (che considera violati gli articoli 56 e 65 del codice di consumo) recita: “Telepass ha attivato nei confronti dei clienti già sottoscrittori del contratto Opzione Premium un nuovo servizio, applicando, a partire dal 1 gennaio 2017, un aumento del canone senza chiedere preventivamente il consenso espresso (secondo un meccanismo di opt-in), limitandosi a prevedere una tacita adesione, salva la possibilità per i clienti di formalizzare, nel termine di 60 giorni, un espresso recesso dal contratto (opt-out)”.
La proposta – prosegue il dispositivo – “non specificava in modo chiaro il contenuto e la natura del nuovo servizio offerto ai propri clienti, i quali erano tra l’altro indotti a ritenere, contrariamente al vero, che l’eventuale recesso avrebbe comportato anche la rinuncia al servizio di pagamento automatizzato del pedaggio autostradale”.