A poche ore dalla notizia dell’anomalia del lander Schiaparelli appena giunto su Marte, l’Esa prova a fare una disanima. “È entrato nell’atmosfera marziana, il suo scudo termico ha funzionato propriamente e ha aperto il paracadute all’altitudine corretta. Poi i dati indicano un comportamento non esattamente come ci aspettavamo” ha detto Andrea Accomazzo, capo delle operazioni planetarie dell’Esa, parlando al Centro europeo operazioni spaziali.
“Non sappiamo se è ancora tutto intero”, ha precisato Jan Worner, direttore generale dell’Esa.
Paolo Ferri, direttore delle operazioni di volo delle missioni dell’Agenzia spaziale europea si è premurato a spiegare, nella tarda mattinata che il lander Schiaparelli della missione ExoMars è caduto su Marte ad una velocità troppo elevata che non ha consentito un impatto lieve. I suoi retrorazzi, infatti, hanno funzionato soltanto per tre secondi, dopodiché il computer di bordo li ha spenti.
Jan Worner ha sottolineato che la missione Exomars 2016 è da considerarsi un successo anche perché la Tgo “è entrata regolarmente nell’orbita marziana, funziona in maniera nominale e quindi continuerà a raccogliere dati utili per preparare la missione del 2020″.