Alice è in aeroporto a prendere Arthur che dalla Somalia le ha portato una collana. Arrivata in istituto però, la Wally la rimprovera per l’ennesimo ritardo e le chiede a che punto è con la tesina per la valutazione intermedia, importantissima per la sua valutazione finale.
Claudio però la salva dicendo che c’è una nuova scena del crimine da analizzare. La donna uccisa è stata sfregiata con l’acido: i poliziotti credono si tratti di una prostituta.
A casa, in serata, Alice dice ad Arthur che potrebbe partire con lui la prossima volta ma lui risponde che sarebbe complicato. “Anche se so di non poterti dare quello di cui hai bisogno, io non posso perderti”, le dice il ragazzo.
L’indomani è un giorno importante per Alice: il dottor Conforti le fa fare la sua prima autopsia. La ragazza decreta che la donna è morta soffocata, per Claudio ha fatto “un ottimo lavoro”.
Tornata a casa, Arthur le mostra dei video che ha girato in Somalia e Alice si accorge che l’attivista che ha intervistato ha gli stessi segni tribali della donna uccisa. Arthur le dice che potrebbero attribuire alla stessa etnia e lei inizia a fare delle ricerche su internet perdendo la cognizione del tempo: avrebbe dovuto incontrarsi con il fidanzato.
Alice va al locale ma non lo trova e ha il telefono spento: dato che al pub c’è Claudio, lei fa finta di aver sbagliato posto dell’appuntamento. Conforti le dice che è negata a dire le bugie e la invita a bere qualcosa insieme a lui. Il dottore, un po’ brillo, le confida di non essersi mai innamorato.
Arthur chiama Alice e si vedono: “Lì mi sento a casa non qui. Qui per me ci sei tu, Alice, solo tu”, le dice il ragazzo che sembra titubante.
Durante la notte Alice non ha dormito molto e ha lavorato: l’indomani espone la sua teoria a Claudio, crede che la donna uccisa non facesse la prostituta e teme che sia l’attivista che ha intervistato Arthur. Conforti le risponde male e allora Alice chiama il fidanzato e insieme vanno in questura a esporre i loro dubbi sul caso. Ad un certo punto, Arthur si alza e se ne va.
Quando torna a casa, le chiede scusa e le dice cosa ha scoperto: è risalito a un’azienda che potrebbe nascondere un traffico illecito di armi.
Ma per Alice i guai non finisco qui: ha dimenticato la borsa con il computer sull’autobus, quindi non può consegnare la sua tesina! Questo porta all’ennesimo scontro con Claudio che le dà solo un giorno per completare il lavoro; Paolone si offre di aiutarla.
Intanto gli esami del Dna confermano l’intuizione di Alice: la donna uccisa è l’attivista somala. Solo che Calligaris ha qualche dubbio su Arthur. “Siete venuti a Roma insieme?”, chiede allora Alice ad Arthur una volta soli a casa. Lui le dice di no e le spiega che i ripetitori dei cellulari hanno un raggio di chilometri. Alice però non si fida e sbotta contro il fidanzato: “Pensa quante poche certezze mi dai”, gli dice infine. Arthur lascia casa sua.
Il giorno successivo, grazie all’intervento di Paolone, consegna una tesina alla Wally, la quale però le consiglia di cambiare istituto per non essere sempre circondata da un alone di pregiudizio causato dalle sue frequentazioni.
Proprio mentre Silvia invita la sua amica a chiedersi se è felice insieme al fidanzato, Arthura arriva al locale per chiedere ad Alice di fare pace e lei accetta dandogli un bacio.
L’allieva, puntata 17 ottobre 2016
Le indagini continuano, viene fermato un uomo che si era follemente innamorato della donna uccisa. Neila gli aveva chiesto di denunciare l’azienda e il traffico delle armi, ma lui non voleva: capendo che la donna stava insieme a lui solo per poter arrivare alla verità per il suo paese l’ha avvelenata. Poi ha chiamato suo moglie e il suo amante e l’hanno pure soffocata per nascondere i loro illeciti.
Ma se il caso è chiuso, per Alice i guai sembrano appena iniziati: arrivati in istituto è chiamata dal direttore. La sua tesina è stata “interamente copiata” da un’altra scritta vent’anni fa da Anceschi. La Wally vorrebbe buttarla fuori, il Supremo le concede due settimane per portare a termine la tesina ma le dice che è la sua ultima possibilità.
L’allieva, puntata 17 ottobre 2016
Alice si mette a lavorare e finisce per addormentarsi in istituto. L’indomani Claudio la sveglia, non proprio dolcemente, e le dice che Calligaris l’ha chiamato per un nuovo sopralluogo: una donna è stata uccisa mentre faceva jogging.
Alice si scusa con Anceschi per la tesina copiata e lui la invita a credere di più in se stessa. Lei si mette a lavorare sodo anche se la relazione con Arthur è sempre più complicata e Alice è piena di dubbi.
Il giorno successivo, arrivata in istituto Alice sente una litigata tra Claudio e Ambra. Conforti sembra tranquillo quando lei entra nel suo studio insieme a Calligaris e Visone per parlare del caso.
L’allieva, puntata 17 ottobre 2016
Arthur torna a Roma, aveva chiesto ad Alice di andarlo a prendere in aeroporto ma lui invece prende un taxi per tornare a casa. Lei si arrabbia perché sta cercando di sfruttare ogni minuto per stare insieme a lui, provano a fare pace ma lui riceve un messaggio e deve andare via per lavoro. “Anche io avevo una cosa importante di lavoro da fare, eppure sono qua, ho scelto noi”, gli dice arrabbiata Alice. Lui però sceglie ancora una volta il suo lavoro.
Alice allora ha il tempo di fare l’autopsia della donna uccisa insieme a Claudio: Patrizia probabilmente non è stata uccisa nel parco. I due si scambiano qualche particolare sulle loro relazioni, poi Alice va in questura per gli ultimi sviluppi delle indagini e Calligaris le parla di un ex fidanzato particolarmente geloso, Nicola, che viene posto in stato di fermo.
Mentre le indagini procedono, Alice continua a non sentire Arthur ed è sempre più combattuta. Poi, arriva a casa sua ma è arrivato solo per un saluto al volo: deve tornare ancora una volta in aeroporto. “Pensavo che adesso potessi passare del tempo insieme, che adesso tocca a noi”. Lui le dice che la ama, ma lei si arrabbia: “Come fai a dirmi che mi ami, tu non mi conosci, non passiamo del tempo insieme. A chi ami?”, gli chiede Alice. Lui però ha preso un nuovo lavoro e lei, per tutta risposta, gli sbatte la porta in faccia.
La ragazza continua le sue indagini personali sulla morte di Patrizia. E rischia di mettersi nei guai. per fortuna la polizia arriva al momento giusto. Ad uccidere Patrizia è stata una sua collega, per gelosia professionale.
Alice, dopo aver risolto il caso, consegna la sua tesina alla Wally e al Supremo. Claudio poi le dà il computer che Visone ha ritrovato, lo aveva nascosto nella sua scrivania. Lei gli dice che lo odia, ma Conforti le risponde che il lavoro nuovo che ha fatto è molto meglio di quello precedente.