Peter Sagan è per il secondo anno di fila il campione del mondo su strada, vincitore allo sprint della prova in linea uomini elite sul tracciato di Doha (Qatar). Secondo posto allo sprint per Mark Cavendish (Gran Bretagna), terzo Tom Boonen (Belgio). Quinto il primo degli italiani, Giacomo Nizzolo.
Una gara segnata dall’attacco di squadra di Gran Bretagna, Italia e Belgio, che a metà gara approfittano del vento nella fase centrale di gara e distanziano la Germania (Kittel, Degenkolb e Greipel i più forti) e la Francia (con Bouhanni e Demare incapaci di accordarsi). Il vento è stato talmente decisivo da costringere i commissari a far ritirare buona parte dei ritardatari, destinati al doppiaggio nel circuito (tra cui Dumoulin e Thomas).
Gli azzurri si presentano nel circuito finale con Viviani e Nizzolo (i velocisti di punta) e Guarnieri e Bennati come gregari. Presenti anche Mark Cavendish, Boonen, Van Avermaet e Sagan. Il gruppo di testa a 60 km dall’arrivo si trova a difendere 2 minuti di vantaggio sugli inseguitori.
La Germania ci prova in tutti i modi, ma alla fine Kittel e Degenkolb si ritirano (sfiniti e disidratati per il caldo): il gruppo di testa ha via libera e a 20 km dall’arrivo il vantaggio è di oltre 3 minuti e mezzo. Le squadre continuano a tirare fino a 5 chilometri dall’arrivo, tenendo altissima l’andatura e impedendo gli scatti.
Poi il rallentamento e i primi scatti: ci provano Terpstra e Van Avermaet, ma si rialzano subito e Sagan manda a tirare il proprio fratello e compagno di nazionale. A 2 km dall’arrivo lo scatto dell’olandese Leezer: un attimo di esitazione del gruppo, poi viene raggiunto dal treno belga. Lo sprint di Nizzolo si sgonfia quasi subito, Cavendish sembra ormai vincitore, agli ultimi 20 metri il sorpasso decisivo lungo le transenne.