Sono stati pubblicati i dati della ”Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva”, allegata al Def e depositata in Parlamento. Il documento mette in luce il divario annuale fra tasse dovute e quelle effettivamente pagate (che si attesta mediamente a 109 miliardi). Inoltre tra il 2010 ed il 2014 sono in totale 88,1 i miliardi non versati tra Irpef, Ires, iva e Irap.
Entrando nello specifico, il dato comprende 98,3 miliardi evasi e dovuti ai principali tributi, mentre 10,4 sono riferiti ai contributi. La tassa più evasa è l’Iva, con un gap medio fra dovuto e versato di 39,9 miliardi tra 2012 e 2013, ma che sale a 40,2 miliardi nel 2014; mentre la percentuale di “propensione al gap” più alta è legata all’Irpef del lavoro autonomo e d’impresa: 59,5%.
A 12,4 miliardi si attesta il dato legato a errori di calcolo per le principali imposte (Irpef, Ires, Iva e Irap). Dato a parte per l’Imu, che secondo la relazione vanta una ”propensione al gap” del 27,2% (più di 1 contribuente su 4).