Chievo – Milan, le pagelle. Niang fondamentale, Sorrentino fa quel che può

di Redazione

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Chievo – Milan, le pagelle. Niang fondamentale, Sorrentino fa quel che può

| domenica 16 Ottobre 2016 - 22:40

Ecco le pagelle di Chievo – Milan (clicca qui per leggere la cronaca), posticipo dell’ottava giornata di Serie A.

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 7,5; Cacciatore 6, Dainelli 6, Gamberini 6, Gobbi 6; Izco 5,5 (dal 20′ s.t. De Guzman s.v.), Radovanovic 5,5, Castro 6; Birsa 7,5; Inglese 5 (dal 15′ s.t. Meggiorini 5,5), Floro Flores 5,5 (dal 31′ s.t. Pellissier). All.: Maran.

I MIGLIORI DEL CHIEVO:

Sorrentino: Il tempo passa, ma Sorrentino rimane una certezza. È sempre sul pezzo, dopo l’uno-due micidiale del Milan (non può nulla su entrambi i gol) tiene in partita i suoi con almeno 3-4 parate di livello. Si fa sentire sempre dai suoi compagni, è il primo leader di questo Chievo.

Birsa: È il grande ex della serata, e come tale ci tiene a ben figurare al cospetto dei suoi vecchi compagni di squadra: ci riesce alla grande, inventandosi una punizione da leccarsi i baffi con la quale riapre il match nella ripresa, regalando al Chievo le ultime speranze di rimonta prima dell’autorete di Dainelli, che chiude definitivamente i giochi.

I PEGGIORI DEL CHIEVO:

Inglese: Non una partita indimenticabile per lui. Certo, si dà un gran da fare, ma non combina un granché dalle parti di Donnarumma: nemmeno un tiro per lui fino a quando rimane in campo.

MILAN (4-3-3): Donnarumma 6,5; Abate 6,5, Paletta 6,5, Romagnoli 6, De Sciglio 6; Kucka 7,5, Locatelli 6, Bonaventura 6,5; Suso 7 (dal 36′ s.t. Poli s.v.), Lapadula 5,5 (dal 25′ s.t. Sosa s.v.), Niang 8 (dal 43′ s.t. Bacca 7). All.: Montella.

I MIGLIORI DEL MILAN:

Niang: Lo abbiamo già detto: con il francese in campo, il Milan è tutta un’altra cosa. Tocca pochissimi palloni nel primo tempo, complice il gran lavoro difensivo del Chievo, nella ripresa invece ci mette 45 secondi per trovare la rete: un cinismo impressionante e terzo gol in campionato per lui.

Kucka: Un mastino, ma anche un cecchino. Il pressing forsennato dei suoi compagni gli permette di recuperare un pallone che poi trasforma nel gol del vantaggio con un grandissimo sinistro dalla distanza.

Suso: I compagni lo cercano spesso e volentieri, perché sanno che affidando la palla a lui qualcosa di buono può venirne fuori: infatti lo spagnolo non delude e si mette in mostra con una serie di giocate di qualità.

I PEGGIORI DEL MILAN:

Lapadula: Prova in tutti i modi a segnare, ma non riesce a rimanere lucido e spreca almeno un paio di occasioni parecchio ghiotte. Fisicamente sembra migliorato, confidiamo in una sua ulteriore crescita.

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