Alfano sul G7: “Volano per le Olimpiadi in Sicilia” | “Votare ‘no’ al referendum è perdere un treno”

di Redazione

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Alfano sul G7: “Volano per le Olimpiadi in Sicilia” | “Votare ‘no’ al referendum è perdere un treno”

| sabato 15 Ottobre 2016 - 13:31

Quella di Taormina è una sfida straordinaria perché consente alla Sicilia di stagliarsi agli occhi del mondo come una terra in grado di ospitare i grandi eventi e penso che, andando bene il G7, l’Isola potrà candidarsi per le Olimpiadi, non per l’anno in cui Roma le ha perse, ma quelle successive del 2028, con un sistema da infrastrutture. Il G7 potrà essere un volano per grandi eventi in Sicilia”. Queste le parole del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a margine di un incontro a Taormina.

Secondo Alfano: “Votare sì vuol dire cogliere l’ultimo treno che ha come destinazione il cambiamento. Se lo si perde, dalla stazione non ne riparte un altro immediatamente. Ed è una grande bugia, un grande imbroglio quello che sento dire in giro, che fallita questa riforma, se ne fa un’altra. Si discute da decenni, non è stata fatta. Adesso c’e’ l’occasione buona, perché perderla?”.

A margine del seminario “Sicilia 2030: un lavoro comune, un compito per ciascuno”, organizzato dalla Fondazione Alcide De Gasperi, Alfano insiste: “Poi sento altre persone  che hanno sempre condiviso gli obiettivi della riforma come l’eliminazione del bicameralismo perfetto che dà una accelerazione al procedimento legislativo, la diminuzione del numero dei parlamentari, che toglie la confusione nella legislazione tra Stato e Regione. Sento tante persone che dicono questo da anni e che ora votano no per fare cadere questo Governo“.

legge di stabilità: “Noi vogliamo portare a casa aiuti alle famiglie e un grande investimento nella sicurezza del Paese, soprattutto per quanto riguarda gli incentivi e il sostegno alle Forze dell’Ordine, che hanno garantito sicurezza in questi anni”.

Capitolo migranti. L’Italia “ha preso un impegno a livello europeo, e quello che doveva fare l’ha fatto, ma gli altri no, nonostante un accordo firmato: questo vuol dire essere inaffidabili ed è molto grave per l’Europa. Noi abbiamo fatto hotspot, foto segnalamento e il controllo delle frontiere Nord del Paese per evitare il deflusso verso i Paesi del Nord”.

“Ma quello che dovevano fare gli altri, ossia riprendersi una parte dei nostri profughi, non l’hanno fatto nonostante ci sia un accordo firmato. Tutto ciò premesso – ha concluso Alfano – si apre una nuova sfida: dimostrare all’Europa che ha l’obbligo di adempiere a quello che è stato concordato con noi, e poi quello di rimpatriare in Africa gli irregolari che sono arrivati non scappando da guerre o persecuzioni”.

 

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