Per le città del Nord Italia è già tempo di pensare al freddo. Dal 15 ottobre scatta quindi la possibilità di accendere i riscaldamenti nelle città più fredde, quelle che rientrano nella cosiddetta fascia E.
Stando al calendario presente sul sito di Confedilizia, i condomini di queste città (tra cui Milano, Torino e Bologna), potranno accendere i termosifoni per un massimo di 14 ore giornaliere fino al 15 aprile.
Il territorio italiano è stato suddiviso in sei zone climatiche, la F comprende comuni che non hanno restrizioni né di calendario né di orario. La seconda a partire sarà quindi la D (Roma), dove dal primo novembre si potrà accendere per un massimo di 12 ore giornaliere fino al 15 aprile. Dal 15 novembre e fino al 31 marzo per 10 ore giornaliere sarà la volta della fascia C (Bari).
Le fasce A e B, infine, partiranno entrambe il primo dicembre ma il periodo terminerà rispettivamente il 15 e il 31 marzo (per 6 e 8 ore giornaliere). L’orario giornaliero può essere frazionato, ma l’attivazione deve essere compresa tra le 5 e le 23.
I sindaci dei Comuni, in ogni caso, possono ampliare o ridurre, a fronte di comprovate esigenze, i periodi annuali di esercizio e la durata giornaliera di accensione dei riscaldamenti ma anche stabilire riduzioni di temperatura massima consentita sia nei centri abitati sia nei singoli immobili, dandone immediata notizia alla popolazione