Secondo Papa Francesco chi “dice di essere cristiano e poi caccia via un rifugiato, uno che cerca aiuto” è ipocrita. L’appello ai governi è sempre quelli di “lavorare per l’integrazione dei bambini e per eliminare la loro fuga. Non si può essere cristiano senza praticare le beatitudini, non si può essere cristiano senza fare quello che Gesù ci insegna”.
“Lui ammonisce i suoi discepoli contro l’ipocrisia: ‘Guardatevi dal lievito della ipocrisia‘. È un atteggiamento ipocrita dirsi cristiano e cacciare via un rifugiato, un affamato, uno che ha bisogno di aiuto – spiega il Pontefice – C’è una contraddizione in quelli che vogliono difendere il cristianesimo in Occidente e poi sono contro i rifugiati e le altre religioni”.
Il Santo Padre ha poi ricordato che sono “in primo luogo i minori a pagare i costi gravosi dell’emigrazione, provocata quasi sempre dalla violenza, dalla miseria e dalle condizioni ambientali”. Per Papa Francesco: “La corsa sfrenata verso guadagni rapidi e facili comporta anche lo sviluppo di aberranti piaghe come il traffico di bambini, lo sfruttamento e l’abuso di minori”.
Un’altra tra le piaghe è la “privazione dei diritti inerenti alla fanciullezza sanciti dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia”. Papa Francesco ha poi lanciato un “accorato appello affinché si cerchino e si adottino soluzioni durature” per i minori migranti.
Bergoglio ha chiesto agli immigrati di “collaborare con le comunità che li accolgono“, ai Paesi di “lavorare per l’integrazione di bimbi e ragazzi migranti” e alle autorità di “regolarizzare la posizione dei migranti minorenni”. “Servono adeguate procedure nazionali di piani di cooperazione tra Paesi di origine e di accoglienza”.
L’obiettivo deve essere “la eliminazione delle cause della emigrazione forzata dei minori”. Intanto in queste ore, nel Canale di Sicilia, un gommone è stato soccorso da Moas-Croce rossa. In salvo 113 persone, 17 i dispersi, tra cui un bimbo nigeriano di tre anni.